Follonica (Grosseto).“Quello che scrive il consigliere comunale Calossi nella sua pagina Facebook, nei riguardi di tutte quelle attività commerciali che faticano, mese dopo mese, a rimanere a galla, ha tutto il sapore di mistificazione della realtà”: è quanto scrive Danilo Baietti, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale a Follonica e dirigente provinciale del partito della Meloni.
“L’analisi fatta da parte del consigliere della sinistra – prosegue Baietti – mira più alla critica imprenditoriale fine a se stessa, attaccando la tanto richiesta di destagionalizzazione come una misura fallimentare. Questo è il classico esempio di ciò che Calossi vorrebbe far passare come pensiero, vendendo la chiusura di alcuni ristoranti o di alcune attività commerciali nel periodo invernale e festivo. Ma in un territorio come il nostro, dove l’industria stenta a decollare e soprattutto non trova parole gradite a molti elementi politici, il solo turismo è ad oggi, l’unica ancora di salvezza per tutte quelle aziende che altrimenti rischierebbero di non sopravvivere, di lasciare senza lavoro e senza stipendi molti follonichesi, senza dimenticare il conseguente impoverimento non solo del tessuto economico, ma anche sociale di alcuni quartieri”.
“L’analisi che vivamente suggerirei a Calossi – commenta l’esponente di Fratelli d’Italia – è quella di interrogarsi e analizzare sul perché le varie amministrazioni di sinistra e centrosinistra che hanno guidato nel corso degli anni la città di Follonica non sono state capaci di fare quello che invece molti Comuni del comprensorio hanno saputo portare a casa in termini di risultati. Come mai Calossi non si interroga ad esempio sul perché ci sono a Follonica interi quartieri fantasma? Quartieri che hanno portato solo alla creazione di una bolla speculativa di seconde case completamente vuote d’inverno e di intere zone di Follonica lasciate allo stato di abbandono. Come mai Calossi non si interroga sul perché le imprese non scelgono il nostro territorio per investire e crescere? Forse ci sarà forse una matrice politica, la quale non vuole quest’ultimi sul territorio? Basti pensare ad esempio alle vicissitudini che si sono susseguite negli scorsi anni al di là della Aurelia per il campo da golf. È inutile continuare a fare l’occhiolino agli operai come una certa sinistra inchiodata agli anni ’70, se però poi dall’altra parte si ostacolano gli imprenditori, che poi sono quelli che creano posti di lavoro”.
“Il mio auspicio è che Calossi non si immagini per Follonica, ma anche per l’Italia intera, un’imprenditoria dopata dallo Stato, quale unico imprenditore capace di dare lavoro. Perché, se così fosse, i risultati dello Stato imprenditore, come dimostra la storia, sarebbero ancor più fallimentari. Chiediamo dunque al consigliere Calossi un maggiore rispetto quando si parla delle attività imprenditoriali locali e una lungimiranza oggettiva che trascenda dal concetto tutto veterocomunista che l’imprenditore da stipendi da fame e sfrutta le persone”, conclude Danilo Baietti.