Follonica (Grosseto). «Le critiche del consigliere comunale di Follonica Daniele Pizzichi sono assurde e dimostrano una scarsissima preparazione e conoscenza della macchina amministrativa, nonostante i tanti anni passati all’interno del Consiglio comunale».
Il sindaco Andrea Benini commenta l’uscita del consigliere Pizzichi in merito alla chiusura delle scuole per l’allerta meteo arancione emanata dalla Protezione Civile il 20 e il 30 ottobre.
Benini spiega che c’è una prassi da seguire in caso di allerta meteo e la decisone di chiudere o meno le scuole viene presa in base ad elementi oggettivi e in seguito ad un confronto diretto con gli esperti e i referenti istituzionali preposti, cioè Protezione Civile e consorzio Lamma.
«Con l’allerta gialla – dichiara Benini -, ovvero quella che era stata emanata lo scorso 18 ottobre, che peraltro terminava alle ore 13, quando Follonica si è allagata, di prassi non vengono mai prese misure. Con l’allerta rossa, la scelte di chiudere le scuole è praticamente obbligata. Con l’allerta arancione, invece, è necessario approfondire e valutare fino all’ultimo. Ed è quello che è stato fatto nei giorni scorsi, con impegno e responsabilità, fino alle 19 del giorno prima».
Il sindaco di Follonica sottolinea inoltre che «si prendono sempre decisioni condivise con i sindaci dei Comuni limitrofi, a prescindere dal colore politico. Proprio come è stato fatto l’altro giorno, quando la decisone di chiudere le scuole è stata presa in accordo tra tutti i sindaci con il medesimo livello di allerta, il consorzio Lamma e la Protezione Civile. Il problema principale, semmai è purtroppo la sempre crescente imprevedibilità di questi fenomeni atmosferici, un tema che preoccupa molto».
E Benini conclude: «Quella di Pizzichi è solo una vergognosa strumentalizzazione dei fatti e ritengo che sia grave fare politica così. È un modo facile, superficiale e predatorio di fare politica cavalcando il facile, presunto, consenso della polemica social. Ritengo sia vergognoso ricondurre il tutto al colore politico, o alle dinamiche cittadine, quando anche Piombino e Scarlino, Comuni governati da amministrazioni di destra, hanno hanno agito come noi, prendendo una decisone condivisa che si basava sugli stessi presupposti di allerta arancione con previsioni assai preoccupanti, contrariamente ai Comuni dell’interno, che avevano solo allerta gialla».