Table of Contents
Follonica (Grosseto). Dopo un cambio di programma improvviso, per motivi di salute di alcuni membri della compagnia, “L’ultimo nastro di Krapp“, del Teatro Studio Krypton, arriva al Teatro Fonderia Leopolda di Follonica, venerdì 19 gennaio, alle 21.15, e apre la rassegna “Altri percorsi”. Uno spettacolo diretto e interpretato da Giancarlo Cauteruccio, che torna, con questa rappresentazione, al suo autore guida, Samuel Beckett, e a uno dei suoi testi più amati, sia in veste di interprete che di regista.
Cauteruccio, quindi, torna a vestire i panni del vecchio scrittore fallito Krapp, esplorando nuovamente quella drammaturgia, sublime e sfuggente, fatta di solitudine e silenzio.
La pièce, già messa in scena con successo in precedenti edizioni, vede la traduzione di Carlo Fruttero e Massimo Bevilacqua assistente alla regia e ai costumi. È stata scelta nella terna finale del premio Ubu per il miglior attore protagonista nel 2004 e ha visto Cauteruccio ricevere il premio alla regia dell’Associazione Critici di Teatro nel 2006 al Teatro Argentina.
Instancabile frequentatore della drammaturgia, della poesia, della narrativa beckettiana, Cauteruccio ha al suo attivo nove regie su testi dell’autore irlandese; ha ideato inoltre, con Franco Quadri, due grandi manifestazioni dedicate a Beckett intitolate “Beckett 90 anni” e “Beckett 100 anni”; ha pubblicato nel gennaio del 2018 il libro Samuel Beckett “Nel buio di un teatro accecante” con Edizioni Clichy.
“L’ultimo nastro di Krapp”
Scritto nel 1957 e rappresentato a Londra, questo atto unico mette in scena un solo personaggio, un grande frequentatore dei luoghi della memoria. Il vecchio Krapp, rintanato nella sua stanza in compagnia di un registratore e un numero cospicuo di scatole ben ordinate, sperimenta un viaggio in un altrove temporale, il suo passato. Il tentativo escogitato da Krapp per recuperare quella creatura di un tempo, il se stesso giovane, si fa sempre più inefficiente e non bastano ormai quegli ancoraggi e appigli che aveva inventato tanto tempo prima.
La distanza tra il vecchio e il giovane diventa definitiva e alla fine Krapp rinuncia ad ascoltarsi: la voce si scioglie in silenzio, il movimento si raggela in immobilità. Con Krapp, Beckett ci offre uno dei suoi personaggi tipo e una situazione a lui consueta. Un personaggio triste e ridanciano insieme, ironico e autoironico, spesso con venature patetiche, sentimentali e struggenti che rappresenta la situazione di disfatta alla quale il personaggio si adegua in maniera consapevole. Lo scacco del personaggio è anche lo scacco e il fallimento al quale l’artista deve sottostare, come Beckett aveva teorizzato tanto tempo prima: l’arte è fallimento e l’unica possibilità per l’arte è la rappresentazione del fallimento.
I prossimi appuntamenti
La stagione teatrale “Metamorfosi” prosegue il 26 gennaio con “L’avaro” di Molière, messo in scena da Ugo Dighero. La rassegna “Altri percorsi”, invece, continua il 3 febbraio con “La Sparanoia” di Niccolò Fettarappa Sandri, il 2 marzo con l'”Uomo calamita” di Circo el grito e il 16 marzo con “Io” di Flavia Mastrella e Antonio Rezza.
Biglietti
Rimangono validi i biglietti per la data del 12 gennaio scorso, ma ci sono ancora posti disponibili, al costo di 12 euro, che possono essere acquistati all’ufficio Iat di Follonica, in via Roma 49, alla biglietteria del teatro il giorno dello spettacolo o online su www.lepolda.adarte.18tickets.it.
Nella foto di Maurizio Buscarino: Giancarlo Cauteruccio