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Follonica (Grosseto). Lunedì 17 luglio, alle 18.00, all’ex Casello idraulico in via Roma, n. 43 a Follonica, si inaugura la mostra di pittura di tre artisti: Lino Loli, Carla Moscatelli e Francesca Splendore. Patrocinata dal Comune di Follonica, la mostra presenta uno spaccato delle ultime ricerche visive e formali di tre artisti dalla storia personale e artistica profondamente diversa, ma legati da una salda amicizia.
La loro personale visione poetica affiora nel racconto della realtà che li circonda, nella presentazione dei loro stati d’animo filtrati dalla lente della loro arte e l’amore profondo per la terra di Maremma.
Questa mostra è, dunque, un dialogo tra tre cifre stilistiche diverse, tre tonalità di una stessa melodia, dal titolo “Arte”.
Gli artisti
Lino Loli
Ancorato da sempre alla figurazione, indaga il mondo animale con intimo e profondo affetto e sapienza. La sua tecnica classica ricerca la luce – sempre madre e maestra – con l’uso di una tavolozza che si declina con colori che si avvicinano al naturalismo rubensiano. Ma se nell’indagare il mondo animale Lino Loli esprime tutto il suo vigore creativo, nei paesaggi racconta con un’intima poesia la sua terra. La Maremma appare filtrata dalle sue emozioni e dai suoi ricordi: una terra incantata costruita sui sogni, dove la tavolozza si alleggerisce e la luce diventa ialina.
Carla Moscatelli
Definisce la sua pittura “realismo poetico”, indaga la realtà, la storia e le sue emozioni con tecniche diverse. In questa mostra presenta opere su cartone, carboncino e acrilico della serie “L’anima della Maremma: la mia gente”, dove gente è intesa nell’accezione della Gens latina e cioè con gli stessi antenati. La sua ricerca formale negli anni si è declinata in tanti progetti e sperimentazioni visive che hanno trasportato l’arista in un viaggio nella storia delle proprie radici e nell’abisso della propria anima.
Francesca Splendore
La sua mano sicura traccia linee morbide di corpi che raccontano storie ed emozioni intime dell’artista. La sua tavolozza è scarna eppure efficace: il bianco, l’indigo, la terra di Cassel, il bruno di garanza, tra cui spicca la lacca di Monaco. Una tavolozza scarna, ma che necessita di grande capacità espressiva, e Francesca Splendore riesce a trovare vibrazioni cromatiche di grande poesia. Le sue figure declinano il femmineo in ogni sfumatura, presentando una rappresentazione dell’animo dell’artista dalla costruzione mai banale. Le sue donne sono indagate con affetto, poesia e forza espressiva.
La mostra finirà il 23 luglio e sarà aperta tutti i giorni, dalle 17.00 alle 20.00.