Follonica (Grosseto). Stamani lo speciale Rai del Tg1 “Italia sotterranea“, curato dalla giornalista Patrizia Angelini, ha fatto tappa a Follonica, alla scoperta di una testimonianza di rigenerazione post industriale di indubbio pregio, che lega la ghisa e il Granduca Leopoldo II di Toscana alla Follonica odierna, attraverso una riscoperta e riuso degli spazi storici, fatti di lavoro, fonderie e ghisa, adesso sede di teatro, biblioteca, museo Magma e spazi multifunzionali.
Il viaggio nel territorio, che già ieri aveva visto la troupe girare a Montioni partendo dal villaggio minerario dei cavatori di allume (nel comune di Suvereto) e arrivando nel comune di Follonica alle Terme della Baciocca e alle cave di allume, è continuato stamani in città: lo speciale è iniziato nell’area ex Ilva attraverso il cancello dell’Ilva, entrata della città fabbrica, ed è continuato alla Torre dell’orologio, già sede delle case degli operai e, dopo una ripresa al murales dell’operaio in fonderia, è proseguito all’interno del museo Magma, evidenziando la vita sotterranea dei lavoratori e dei mastri fonditori, per finire alla chiesa di San Leopoldo, esempio eccelso delle lavorazioni artistiche della ghisa compiute nelle fonderie follonichesi.
“La città fabbrica, la ghisa, il lavoro e le opere artistiche prodotte nelle nostre fonderie – dichiara il sindaco di Follonica Matteo Buoncristiani – sono un capitale unico che la nostra città e ognuno di noi porta nel Dna, una ricchezza inestimabile che lega il passato e il presente. Lo speciale di Rai 1 sarà una lente di ingrandimento sulla nostra unicità, sulla nostra arte e sull’impegno dei nostri nonni e servirà da indubbia cassa di risonanza. La nostra storia può essere un punto di forza anche per il turismo e Follonica saprà promuoversi in una veste rinnovata, legata al passato e fortemente spinta sul presente e sul futuro. Ringrazio la giornalista Patrizia Angelini per l’attenzione dedicata a Follonica, che aveva già seguito anni fa e dalla quale era rimasta molto colpita, attenzione funzionale non solo all’indotto legato alla rigenerazione urbana”.