Table of Contents
Follonica (Grosseto). Ieri mattina, in sede di Consiglio comunale a Follonica, si è svolta la votazione delle controdeduzioni alle osservazioni pervenute al Piano strutturale.
«L’approvazione del Piano strutturale di un Coune è un momento importante, un evento che accade circa una volta ogni 20 anni. Per questo abbiamo lavorato ad un progetto anche ambizioso, che ha visto il coinvolgimento di tecnici e professionisti, per la visione generale del più importante strumento di pianificazione territoriale, ma anche di cittadine e i cittadini, andando nei quartieri e parlando con il maggior numero possibile di persone. Era giusto partire da lì, dalla vita reale, per andare ad immaginare la Follonica del futuro»: con queste parole pronunciate dal sindaco Andrea Benini si è aperto il Consiglio comunale, durante il quale è stato presentato, nel dettaglio, il lavoro svolto finora e al quale è seguita la votazione delle controdeduzioni alle osservazioni pervenute al Piano.
. In seguito alla votazione di ieri, il Piano passerà dalla Conferenza paesaggistica della Regione Toscana, per tornare poi, per l’ultima volta, in sede di Consiglio comunale per l’approvazione.
L’iter del Piano strutturale
L’iter per arrivare fin qui è stato lungo: il procedimento è partito a novembre 2019, ma il commissariamento del Comune e la pandemia hanno rallentato i passaggi successivi. Il 12 novembre 2021 il piano è stato adottato e da quel momento sono pervenute le osservazioni, 22 in tutto, 19 presentate da soggetti privati e 3 da enti pubblici. Nel 2022 è poi cambiato il dirigente del settore urbanistica e sono cambiati alcuni dei professionisti che componevano l’ufficio di piano. Momenti di passaggio importanti, che sono stati vissuti come un’opportunità. Di tutte le osservazioni pervenute, quella della Regione Toscana è stata la più significativa e che ha portato ad un ripensamento dello schema immaginato: inizialmente era stata prevista la sovrapposizione delle Utoe, ovvero le Unità territoriali organiche elementari, con il perimetro urbanizzato. «Il disegno della città passa dal disegno delle Utoe, è lì che si concentrano gli obiettivi politici – ha spiegato il sindaco Benini – ed è per questo che abbiamo lavorato a fondo nella definizione di questi spazi. Il Piano strutturale è uno strumento urbanistico che contiene gli obiettivi e gli indirizzi per lo sviluppo sostenibile del territorio, individuati attraverso l’identificazione di vincoli e risorse naturali e culturali. E, in questo senso, è fondamentale l’individuazione delle Utoe, macro-aggregazioni che presentano caratteristiche omogenee».
E le Utoe hanno un’importanza strategica: «Ridisegnarle significa creare un’area omogenea, ad esempio quella di Pratoranieri, che comprende un’area vasta, fino a Poggio all’Ulivo e il nuovo golf, dove c’è già una vocazione molto spinta: lì abbiamo lavorato per innalzare il livello dell’offerta turistica», ha spiegato il sindaco.
Gli incontri pubblici
Gli incontri con le cittadine e i cittadini sono stati fondamentali per la realizzazione del progetto. In tutto gli incontri sono stati 14, 10 si sono svolti nel corso 2022 e sono stati organizzati in modo da incontrare la cittadinanza all’interno dei quartieri. «Era giusto partire da lì, dalla vita reale, parlando con gli adulti, ma anche con i bambini e le bambine, le famiglie, le scuole – ha spiegato Benini –. È questa la parte innovativa e fondativa dei nuovi strumenti urbanistici e del Piano strutturale stesso».
Alla realizzazione del piano hanno collaborato molte persone: «È stato fatto un grandissimo lavoro – ha sottolineato il sindaco – con professionisti tecnici e uffici comunali che si sono impegnati per la città. Primo tra tutti l’Ufficio urbanistica, con la dirigente Beatrice Parenti e con la responsabile del procedimento, Elisabetta Tronconi. Poi gli uffici dei lavori pubblici e dell’edilizia, che hanno dato apporti fondamentali. Tutti hanno collaborato alla stesura del piano. Poi ovviamente l’ufficio di piano, con gli architetti Stefano Giommoni e Rita Monaci. È poi doveroso ringraziare il gruppo di lavoro precedente, che ci ha portato all’adozione, composto dall’ex dirigente Domenico Melone e dall’architetta Elisabetta Berti. Ringrazio poi il presidente della commissione, Mario Matteucci, che ha garantito sempre una discussione aperta e libera e poi, ovviamente, la garante della comunicazione, Noemi Mainetto, perché la parte di partecipazione e di coinvolgimento della città è stato rilevante».
«Alcuni pensano che l’urbanistica sia qualcosa di lontano fatto di sigle e tecnicismi, roba per addetti ai lavori – ha concluso il sindaco –, invece è il disegno della città del futuro, che riguarda tutti e tutte. Stiamo creando le condizioni perché ciascuno, cittadini e operatori economici, in modo che tutti loro possano decidere di investire il proprio destino in questo territorio».
Alle 19.30 si è concluso il Consiglio comunale e le controdeduzioni alle osservazioni pervenute al Piano sono state votate con 10 voti favorevoli e 4 contrari.