La commissione per le politiche di genere del Comune di Follonica ha portato il progetto “Human Library” nella scuola media “Arrigo Bugiani”. Gli incontri si sono svolti nell’aula all’aperto, all’interno dell’Ilva, e hanno visto la presenza di otto libri umani che, con un rapporto uno a uno, hanno raccontato la loro storia alle ragazze e ai ragazzi della II C e della II D, stimolandone domande e riflessioni.
“The Human library” è un’organizzazione e un movimento internazionale nato a Copenaghen nel 2000 e ha lo scopo di affrontare i pregiudizi. L’attività è strutturata come una biblioteca, ma i libri sono sostituiti da delle persone che raccontano la propria storia.
Tale iniziativa mira a sviluppare competenze di cittadinanza attiva, con una modalità nuova, estremamente coinvolgente e interessante. Le ragazze e i ragazzi hanno infatti potuto parlare con i libri umani: persone che hanno sperimentato pregiudizi ed esclusione sociale.
Tale attività, tesa a sviluppare competenze di cittadinanza come il rispetto dell’altro o il riconoscimento dei diritti di ciascuno, si propone anche di aiutare le studentesse e gli studenti nello sviluppo dell’intelligenza emotiva, per il riconoscimento e la gestione delle emozioni.
Entrambe le classi, infatti, sin dalla prima, lavorano con l’insegnante di Italiano, Laura Parisi, per lo sviluppo delle life skills, sulle emozioni e la loro gestione. Le ragazze e i ragazzi hanno apprezzato moltissimo il progetto, chiedendo che sia replicato e ampliato in futuro.
«Ascoltare la storia di una persona che non conosciamo – commenta l’assessore alle politiche di genere Francesco Ciompi –, esattamente come facciamo ogni volta che iniziamo un nuovo libro, è un modo per stabilire un contatto con le emozioni che quella storia suscita in noi. In questo caso si tratta di entrare realmente in contatto con l’altro, con le sue difficoltà e con i suoi sentimenti. In questo modo si possono conoscere meglio le discriminazioni e i pregiudizi con cui devono combattere quotidianamente molte persone intorno a noi».
«I temi trattati – dichiara la presidente della commissione, Chiara Marchetti – sono stati i più vari, dalla disabilità alla violenza di genere, dal razzismo all’omotransfobia, e hanno creato momenti di intensa partecipazione e commozione. Questo progetto si propone di aiutare i nostri studenti nella formazione delle proprie competenze di cittadinanza attiva. Grazie ai libri, ma soprattutto alle ragazze e ai ragazzi, per la loro sensibilità e capacità di interagire».
Il progetto è stato presentato agli alunni dalla commissaria, Michela Belli: «Le parole contano – ha detto –. Le parole fanno le storie, le storie fanno le vite, le vite fanno le persone e le persone fanno l’umanità. Per questo dobbiamo essere sempre attenti nella ricerca delle parole. Avremmo potuto portare in lettura qualche pagina di qualche romanzo per invitarvi a riflettere. Avrebbe funzionato? Forse. Invece, abbiamo scelto di portarvi otto volti, otto voci, otto mondi. Quasi tutti scomodi, quasi tutti ostici e abbiamo lasciato che le loro parole vi conducessero in luoghi dentro voi ancora inesplorati. Tutto questo è cultura: aprirsi al mondo, riflettere ed empatizzare con ciò che è diverso da noi».
Il prossimo appuntamento con “The Human Library” sarà con il Liceo socio-pedagogico.