“Mi sembra che Benini e compagni siano in un vero e proprio ‘stato confusionale amministrativo’ e bene hanno fatto nei giorni scorsi i colleghi consiglieri di opposizione Pizzichi e Baietti a intervenire sulla stampa in due questioni a dir poco bizzarre“.
A dichiararlo è Massimo Di Giacinto, capogruppo dell’omonima lista civica nel consiglio comunale di Follonica.
“Il sindaco, a metà dicembre, dichiarava che la scuola comunale di musica ‘Bonello Bonarelli’ in tempi brevi, parlava addirittura di qualche mese, avrebbe cambiato sede lasciando quella storica di via Argentarola in Pratoranieri per trasferirsi nell’ex officina cilindri all’interno dell’ex Ilva – spiega Di Giacinto -. Niente di sconvolgente, ma allora perché qualche giorno fa la giunta comunale ha approvato, sindaco presente, la concessione in comodato gratuito dell’ex officina cilindri al Coeso-Società della salute per un periodo di due anni da destinare al servizio di assistenza sociale? Allora Benini spieghi meglio: se all’ex officina cilindri ci vanno a lavorare gli assistenti sociali, dove vanno a suonare e cantare la scuola comunale di musica, il coro Goitre e la banda cittadina? Conosco bene quei locali e sono straconvinto che lì o ci va l’uno, il Coeso, o ci va l’altro, la scuola comunale di musica. Si decida Benini perché, pur con tutta la buona volontà, tutt’e due non c’entrano davvero e le loro attività non mi sembrano perfettamente compatibili“.
“E poi che dire della volontà di costituire l’ufficio di staff del sindaco con una collaborazione esterna (il costo dello stipendio, naturalmente, a carico di tutti i follonichesi) e per una durata di 18 mesi, eventualmente prorogabile fino alla fine del mandato amministrativo? Niente di illegittimo, sia chiaro, nel costituire l’ufficio di staff del sindaco con una collaborazione esterna. Ma non sono i tempi: moltissime famiglie e imprese soffrono, il lavoro non c’è, ma le spese per vivere ci sono ancora – sottolinea Di Giacinto -. Mi sembra che le esigenze dei cittadini passano in secondo piano rispetto a quelle della classe politica locale. Tra l’altro in Comune c’è un istruttore direttivo iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti che si occupa, ormai da anni, dell’ufficio stampa. Ma addirittura si scivola dallo ‘stato confusionale amministrativo’ al ‘delirio amministrativo’ quando si vuole, come si vuole, allungare i tempi regolamentari per il rilascio degli atti richiesti dai consiglieri comunali, a cui ricorrono soprattutto i consiglieri di opposizione e io per primo, allo scopo di avere le informazioni ufficiali necessarie per fare al meglio le funzioni che il 46% dei follonichesi mi ha chiesto di svolgere: controllare, stimolare e proporre. E voglio continuare a farlo con serietà, studiando le carte, senza nessun ‘bavaglio’ e ostacolo studiato ad arte”.
“Ci sarà tempo e modo di tornare sull’argomento in modo più approfondito, ma una cosa è certa: qualsiasi azione di disturbo non mi fermerà nel mio quotidiano e continuo impegno, nell’esclusivo interesse della città. Si può condividere o meno quello che esprime l’avversario politico, ma non è corretto cambiare le regole del gioco durante la partita – termina Di Giacinto -. Benini ha vinto le elezioni, il centrosinistra ha i numeri in consiglio, vogliono farlo e lo faranno, ma continuo a pensare che è una visione distorta della democrazia e del corretto rapporto tra chi governa e chi si oppone lealmente, nel rispetto delle regole e costruttivamente. Provino, lorsignori, a dimostrare il contrario”.