Il 9 dicembre 2020 Anci e Regione Toscana hanno inviato una nota ai Comuni con meno di 60000 abitanti per chiedere la presentazione di proposte e idee da candidare al Mit per il finanziamento di 15.000.000 euro, nell’ambito del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare.
Per i Comuni al di sotto dei 60000 abitanti la Regione Toscana si costituisce come soggetto aggregatore. Le tre migliori proposte, che saranno giudicate tali sulla base dei criteri stabiliti dal bando, verranno presentate al Mit per essere finanziate.
Le proposte dovranno riguardare progetti di rigenerazione urbana volti a contrastare il disagio abitativo, con particolare riferimento, come hanno illustrato i relatori, alle periferie ed a contesti urbani industriali abbandonati o sottoutilizzati che rappresentino un’occasione di recupero e di riqualificazione per la città. Le proposte dovranno pertanto riguardare una “parte di città”, un luogo urbano complesso, fatto di immobili connessi tra loro, di spazi aperti, di percorsi: un tessuto cittadino da riqualificare e valorizzare. Il tutto senza consumo di suolo, privilegiando pertanto il riuso, con particolare attenzione al tessuto storico ed alla creazione di reti di beni culturali, in uno spirito innovativo e sostenibile.
“Ecco – dichiara l’assessore comunale di Follonica Barbara Catalani, con delega alla rigenerazione urbana – perché ci è sembrato che queste finalità fossero perfettamente aderenti al progetto che l’amministrazione ha depositato, a fine 2018 per il Programma di valorizzazione, al tavolo del Mibact e Demanio. La residenza sociale e il Co-housing, così come l’edilizia popolare, sono temi che già rientravano nel progetto in quanto parte essenziale nel principio di rigenerazione. Così partner del progetto presentato sono proprio Epg, Legambiente e Arcobaleno, in qualità di soggetti invitati al processo di co-progettazione, verso una spinta alla sostenibilità. Gli edifici individuati sono quelli che nel piano prevedevano la residenza, con l’aggiunta di funzioni laboratoriali e artigianali: per questo si associano come partner anche Cna e Cantiere Cultura. A questo si aggiunge tutto il progetto sugli spazi verdi, sulle connessioni e percorsi. Una grande opportunità che speriamo di poter conquistare, anche se molto difficile, vista l’ampia partecipazione dei comuni toscani. Un’opportunità che comunque conta per l’avvio di relazioni preziose per concludere il processo di acquisizione“.
Il progetto è frutto di una stretta collaborazione tra gli assessorati a rigenerazione urbana, ex Ilva e lavori pubblici.