“A pochi mesi dal voto si evidenziano le contraddizioni tra quello che si dice e si promette in campagna elettorale e quello che poi nella realtà si fa“.
A dichiararlo, in un comunicato, è la segreteria del Pci delle Colline metallifere.
“E la prima contraddizione scoppia con la nuova lottizzazione approvata in tutta fretta, sebbene con Benini, come affermavano i suoi epigoni di Rifondazione, si sarebbe arrestato il consumo di suolo – continua la nota -. I 120 nuovi appartamenti, previsti accanto al nuovo supermercato, per il Pci delle Colline Metallifere sono del tutto inutili per il fabbisogno abitativo e vanno solo ad ingrassare il partito del mattone ed il turismo delle seconde case, non certo quello delle strutture ricettive sbandierato in campagna elettorale. Se qualcuno ancora si domandasse perché il Pci alle elezioni si è presentato in alternativa alla coalizione beniniana, questo inquietante ritorno alla cementificazione speculativa vale più di mille dissertazioni”.
“Il Pd, da tempo, non è più un partito di sinistra, ma bensì rappresenta solo la faccia moderna di un neoliberismo rampante, rispetto al quale la sinistra si deve contrapporre, senza se e senza ma, facendola finita di cadere in ipotesi di ‘fronte comune’ in nome del ‘meno peggio’. La sinistra, e i comunisti in primis, devono tornare a portare avanti i propri valori, a difendere quei diritti fondamentali che sono stati distrutti con i governi a guida Pd, che hanno aperto la strada e favorito l’ascesa politica a tutti i livelli di forze ‘populiste’ in danno alle classi più deboli e dei lavoratori anche in ambito locale – termina il comunicato -. Il Pci crede sia giunto il momento di non confondersi più con forze che sono diventate sostenitrici indefesse di politiche di mercato e costruire una vera alternativa che si leghi non a formule di potere, ma metta al centro i cittadini dando risposte a quei diritti e bisogni come lavoro, welfare, istruzione e ambiente“.