“‘Operazione verità’ ha definito il sindaco Benini la questione depuratore, ma quale verità?“.
A dichiararlo, in un comunicato, è In movimento per Follonica.
“Cari concittadini la strada verso la soluzione sembra, invece, lastricata di dubbi – continua la nota -. Dubbio n. 1 ‘Il digestore è stato scoperchiato un anno fa’: l’Acquedotto del Fiora ci ha detto che circa un anno fa il digestore è stato scoperchiato per pericolo esplosione, da qui l’odore nauseabondo che ha investito il quartiere Cassarello e zone limitrofe recentemente, tuttavia foto aeree dimostrerebbero che a fine 2016 il digestore, che aveva una copertura conica in cemento armato poi coibentata con cappotto isolante e dotata di camino e bruciatore dei gas, era già stato privato della copertura. Sarebbero passati quindi almeno due anni e mezzo senza che nulla venisse fatto e noi cittadini ci siamo sorbiti il puzzo protestando continuamente, ma inutilmente. Oggi il Fiora promette di risolvere tutto velocemente. Sarà vero o continueranno a prenderci in giro? Come intende muoversi il sindaco Benini? Si parla di un progetto che verrà presentato entro autunno per un nuovo depuratore al costo di circa 15 milioni, ma progetto e realizzazione sono due cose molto diverse e spesso lontane nel tempo, e i soldi per realizzarlo ci sono?”.
“Dubbio n. 2 ‘Il Comune era all’oscuro di tutto’ – prosegue il comunicato –: tornando al pericolo esplosione, il Fiora ha dichiarato di aver eseguito i lavori per una reale possibilità che il digestore scoppiasse a causa dei gas prodotti, tacendo tutto quanto al Comune. Quindi, davanti ad un pericolo così grave, non c’è stato nessun avvertimento per mettere in atto le procedure di sicurezza della popolazione? Se pensiamo che per i fuochi del 14 agosto si mobilitano i vigili del fuoco, la Vab, ecc., la cosa appare quantomeno incredibile nonché gravissima. Soprattutto se si pensa che il gestore è l’Acquedotto del Fiora attraverso affidamento con convenzione, la convenzione allora esclude controlli da parte del Comune?“.
“Dubbio n. 3 ‘L’Acquedotto del Fiora ha preso iniziative in totale autonomia’: una società come il Fiora per eseguire le modifiche all’impianto avrà redatto un progetto di smantellamento con previsione della situazione finale, definito un impegno di spesa, un capitolato d’appalto, indetto una gara d’appalto poi assegnata, avrà richiesto le autorizzazioni necessarie. Di tutto questo ci sarà traccia. Il Comune ha, dunque, richiesto di conoscere i documenti e condivide la soluzione prospettata dal Fiora? Ha preso visione di un progetto? È consapevole il Comune di rendere l’impianto di depurazione ancora più inadeguato di prima eliminando il digestore? Ed è d’accordo? Quale soggetto dichiarerà oggi che la modifica dell’impianto corrisponde alle normative vigenti e soprattutto che sarà adeguata alla esigenza della popolazione e turisti attuali (80.000) ed allo sviluppo turistico futuro tanto propagandato – termina il comunicato –? La situazione continua a non essere chiara e, nonostante le rassicurazioni e le prese di posizione, tante cose non tornano e ne rendiamo conto“.