“Siamo all’inizio della stagione estiva vera e propria e dopo un certo tempo dalla conclusione dei lavori per la difesa e la sistemazione del litorale“.
A dichiararlo è Ettore Chirici, capogruppo di Gente di Follonica nel Consiglio comunale della Città del Golfo.
“In generale, considerando poi che diverse opere di manutenzione sono da completare, il risultato pare dare buoni frutti – spiega Chirici -. Si confermano e crescono le perplessità, invece, per la zona a nord ovest della foce del Cervia. Qui l’intervento è stato in buona sostanza concentrato principalmente sull’impiego della ghiaia, di vario tipo (quella di copertura è effettivamente di fiume). Diamine, rispetto alla totale assenza di spiaggia che avevamo avuto fino a queste opere, oggi possiamo dire che un litorale esiste anche in questi ultimi 700 – 800 di costa follonichese.
Ad un semplice monitoraggio empirico, l’esito e l’accoglienza non sembrano corrispondere agli effetti desiderati“.
“Lasciamo stare una certa torbidità dell’acqua (in genere superabile in poco tempo), possiamo fare tre constatazioni – sottolinea Chirici –: la spiaggetta che si è creata ‘naturalmente’, tutta con sabbia, proprio a ridosso del pennello di destra del Cervia (una bella cala di una settantina di metri per una ventina e più di profondità) sta inghiaiandosi; lungo il litorale di ghiaia, il ricciolo creato dal movimento ondoso è talmente alto da rendere poco agevole l’ingresso e l’uscita dall’acqua (diverse persone, ho notato, ci rinunciano); infine, sempre in questo pezzo di litorale, la frequentazione è molto, molto bassa (si va da 3 o 4 ‘postazioni’ nei giorni feriali ad una decina nel fine settimana); chi vuol stare in perfetta solitudine avrebbe trovato il luogo ideale. Certamente, nelle settimane di turismo balneare più intenso, questi numeri cresceranno, ma saremo ben sotto l’obiettivo di aver del tutto restituito alla città questa parte di costa“.
“Adesso, ovviamente, non è possibile intervenire e, per quante ipotesi, negative o positive che fossero, solo la prova dei fatti avrebbe potuto chiarire l’esito di questo intervento. Penso sia necessario, subito, non appena terminata la stagione, rimettersi a tavolino con i tecnici e studiare nuove soluzioni, tra le quali, come far arrivare i mezzi pesanti necessari sia agli ulteriori interventi, sia alle manutenzioni, per rendere migliore l’effetto e rendere pienamente utilizzabile la spiaggia – termina Chirici -. Spianare un po’ la colmata di ghiaia, abbassandola? Mettere sopra un consistente strato di sabbia prelevata direttamente dal mare antistante? Fare degli accessi per la balneazione? Quindi, monitorare bene e frequentemente quanto accadrà nelle prossime settimane e poi non perdere tempo a riparare quelli che sembrano essere veri e propri errori“.