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Magma ed Ecomuseo della montagna pistoiese: collaborazioni e storia condivisa

di Redazione
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All’interno della collaborazione tra Irta Leonardo e Magma di Follonica si collocano una serie di progetti condivisi con la città di Pistoia, Capitale della Cultura 2017, con l’associazione “Storia e Città” e con l’Ecomuseo della montagna pistoiese, partner della rete del ferro del Magma, insieme al museo di Tavernole di Brescia (Sistema dei musei della Valtrompia), al Radwerk IV in Austria e ai Parchi della Val di Cornia di Piombino.

Il rapporto tra Pistoia e Follonica ha un’estrema rilevanza perché è proprio da Pistoia che arrivarono molti lavoranti che si stabilizzarono a Follonica, creando un processo di migrazione in Maremma. L’Ecomuseo della montagna pistoiese ha molti tratti in comune con il Magma Follonica, importanti tracce che la rendono un’esperienza museale sorella.

L’Ecomuseo della montagna pistoiese, attivo dal 1990, è un insieme di sei itinerari all’aperto, musei, poli didattici e manufatti storici che permettono di conoscere la montagna pistoiese attraverso i segni che il rapporto fra uomo e ambiente ha lasciato durante secoli di storia. Un ambiente essenziale, dove l’acqua e il bosco hanno fornito materia prima ed energia, utilizzata dagli abitanti per impianti produttivi semplici e ingegnosi: ferriere, ghiacciaie, molini.

Il 22 novembre 2011 è nata l’associazione Ecomuseo della montagna pistoiese che gestisce tutto il sistema. Sei itinerari che uniscono storia del territorio e delle risorse umane e naturali proprio come succede al Magma di Follonica; in particolare, l’Ecomuseo della montagna pistoiese approfondisce gli itinerari: ghiaccio, arte sacra, vita quotidiana nel rapporto tra lavoro a ambiente, l’itinerario naturalistico dell’Appenino pistoiese, la pietra lungo il tracciato medievale, e l’itinerario del ferro, quello che si lega in modo diretto alla storia di Follonica e alla storia del Magma.

L’itinerario del ferro racconta la storia della siderurgia in epoca pre-industriale presente sulla montagna pistoiese già nel XV secolo, quando la zona divenne primo polo siderurgico del Granducato di Toscana.

Uno dei punti più importanti dell’itinerario è il museo di Pontepetri, che espone dal 1999 attrezzi per lavorare il ferro provenienti dalle antiche ferriere locali e nel giardino pubblico vicino al museo sono visibili due grandi ruote in legno e un maglio che si muovono con l’energia dell’acqua. Il recupero più importante e più recente è stato quello della Ferriera di Maresca, la più antica ferriera della Toscana, restaurata e inaugurata il 25 settembre 2016, attestata fin dal XV secolo e attiva fino agli anni ’80 del 1900.

In una lettera di Cosimo I De’ Medici, nel 1542 la Ferriera di Maresca viene menzionata come già esistente e funzionante: si suppone quindi che la sua costruzione possa risalire alla fine del 1400. Sulla montagna pistoiese la ferraccia, proveniente dall’Isola d’Elba, veniva trasportata dopo un lungo percorso via mare, fiume e infine a dorso di mulo; qui veniva lavorata, “cotta”, depurata da zolfo e altri minerali e trasformata in acciaio; i fabbri poi ne ricavavano armi, attrezzi agricoli e altri oggetti dell’uso quotidiano.

Nel 1995, in virtù dei suoi 500 anni di storia, tutto l’edificio e i macchinari in esso conservati sono stati dichiarati bene di rilevante interesse culturale da parte della Soprintendenza ai monumenti di Firenze, Pistoia e Prato, che vi ha apposto il vincolo diretto. La Ferriera, di proprietà della famiglia Papini, ha lavorato con continuità fino alla metà degli anni ’80; in seguito, a causa di lunghi anni di inattività, la struttura si era rapidamente deteriorata e fino a due anni addietro versava in cattive condizioni conservative.

Per completare definitivamente la Ferriera, rimane ancora un intervento da fare: il restauro della ruota idraulica, un oggetto raro, le cui pale di quercia hanno girato per centinaia di anni. Questo è l’immediato, prossimo obiettivo che si pone l’Ecomuseo della montagna pistoiese per il completo recupero dell’antica Ferriera di Maresca.

Il Magma di Follonica, insieme all’Ecomuseo della Montagna Pistoiese e agli altri partner della rete del ferro, sta lavorando a un progetto di condivisione delle iniziative dei musei, unendo competenze, attività ed esposizioni.

Tra le iniziative in programma per la collaborazione tra Pistoia e Magma Follonica, il 20 maggio ci sarà la presentazione del progetto “Migranti“, che racconterà il processo di migrazioni tra Pistoia e Follonica e lo spettacolo musicale con il gruppo “Di terra in terra”, mentre il 27 maggio, al Magma, ci sarà una presentazione dell’Ecomuseo della montagna pistoiese.

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