Il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, e il sindaco di Follonica, Andrea Benini, hanno sottoscritto oggi un accordo che porta a soluzione positiva una lunga e complessa vicenda legata all’assetto proprietario e all’utilizzo di alcuni beni di proprietà sia dello Stato che del Comune di Follonica, presenti sul territorio comunale, da destinare a funzioni istituzionali.
Questa iniziativa prende avvio dalla necessità di rispondere, da un lato, alle esigenze logistiche della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri presenti nel territorio comunale e, dall’altro, di permettere l’acquisizione – da parte del Comune – del complesso statale denominato “Ex Ilva”.
L’accordo definisce, inoltre, tramite una transazione il contenzioso (per un totale di circa 1 milione e 540mila euro) relativo alle indennità che il Comune di Follonica deve corrispondere allo Stato per l’utilizzo dell’Ex Casello Idraulico, sede di alcuni Uffici del Comune; della Casa Gobba, sede della locale Pinacoteca; di Piazza Guerrazzi e di Piazza XXV Aprile, quest’ultima già destinata a parcheggio pubblico nonché l’Ex Fosso di Salciaina già adibito a viabilità pubblica.
Ciò permetterà inoltre:
- l’acquisizione al patrimonio comunale di piazza XXV Aprile e Piazza Guerrazzi – a titolo non oneroso con le procedure del Federalismo demaniale (art.56bis D.L.69/2013) – già deliberata dal Comune stesso;
- la permuta tra gli immobili Casa Gobba ed ex Casello Idraulico dallo Stato al Comune e della Ex caserma dei Carabinieri di via Bicocchi dal Comune allo Stato. Quest’ultima diventerà la nuova sede della Guardia di Finanza con conseguente rafforzamento del presidio di sicurezza. Ciò consentirà, inoltre, all’Agenzia del Demanio di mettere a reddito l’immobile già occupato dalla Guardia di Finanza;
- il trasferimento del complesso ex Ilva dallo Stato al Comune – a titolo non oneroso con il Federalismo demaniale culturale (art. 5, comma 5, D.lgs. 85/2010) – per avviare l’immobile a un progetto di valorizzazione che la città attende da tempo.
L’insieme di queste complesse operazioni è il frutto di un lungo e proficuo lavoro di collaborazione tra l’Agenzia del Demanio e il Comune di Follonica che hanno agito d’intesa, nei mesi scorsi, per risolvere con un unico accordo – basato sulla semplificazione dell’attività amministrativa – le questioni in sospeso riguardanti l’utilizzo e la proprietà dei beni coinvolti.
“C’è grande soddisfazione condivisa per la firma dell’accordo di oggi. Da sottolineare, su tutto – ha dichiarato il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi –, lo sforzo congiunto sostenuto dal Comune di Follonica e dall’Agenzia nel perseguire l’obiettivo comune di risolvere un complesso problema, pendente da anni, legato all’utilizzo e alla proprietà di beni situati nel territorio comunale. Valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico nel suo complesso e destinarlo al migliore uso possibile per la collettività e per il territorio, senza distinzione tra proprietà dello Stato e degli Enti Territoriali, rappresenta una linea di azione virtuosa tra amministrazioni pubbliche nonché un obiettivo fondamentale dell’attività dell’Agenzia del Demanio”.
“Un accordo di valenza storica per la città – dichiara il sindaco del Comune di Follonica, Andrea Benini – attraverso il quale Follonica acquisisce nel suo patrimonio alcuni oggetti di grande importanza e valore simbolico, come il Casello idraulico, già sala espositiva e momento di incontro, e la Casa gobba, compreso l’edificio della Pinacoteca civica, luogo di interesse culturale di indubbio richiamo. Al contempo, viene oggi avviato un percorso certo per l’acquisizione dell’area Ex Ilva, attraverso il federalismo demaniale per i beni culturali, condizione essenziale per completare il recupero dell’intera area, pensando anche a funzioni aggiuntive oltre a quelle culturali. Mi preme ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al percorso che ha portato a questo accordo, una buona pratica di collaborazione tra due amministrazioni, funzionale ad un razionale utilizzo del patrimonio pubblico”.
“C’è un cuore a Follonica che ha preso ulteriore forza con l’acquisizione da parte del Comune del Casello idraulico dell’ex Ilva. In questi anni è stata voluta e conquistata alla città una visione di recupero, ridefinizione e rigenerazione urbana di grande valore. Una scelta non scontata e, quando è partita, neppure compresa da tutti. Oggi la ricchezza di Follonica ha ritrovato energie nuove nel luogo che ne è stato una delle origini: l’Ilva. Da quella fabbrica molto è partito. L’ex Ilva non è chiusa – sottolinea il Consigliere regionale del Pd, Leonardo Marras –. Oggi a Follonica c’è una nuova fabbrica che migliorerà il contesto umano e urbano con il Museo Magma, il teatro della Leopolda, la Fonderia 1, il Parco centrale. Protagonisti di questo ‘Rinascimento’ sono proprio alcuni degli stabili oggetto dell’accordo firmato questa mattina dal sindaco, come il Casello idraulico e l’ex Ilva, che sarà acquisita con il meccanismo del federalismo culturale. Un esempio per altre realtà maremmane e toscane che ha un valore speciale. Mi complimento con l’amministrazione per l’importante traguardo e rinnovo il mio impegno a sostenere questa scelta di investire sugli spazi esistenti, portandoli a nuova vita e destinandoli a luoghi di cultura, formazione e innovazione“.