Dopo le presentazioni alla rassegna Librandosi (Lido Estensi) e al Todi Festival, un altro importante appuntamento, a chiudere l’estate, attende Eugenio Bolognesi, autore del fortunato romanzo “Alceste: una storia d’amore ferrarese. Giorgio de Chirico e Antonia Bolognesi”, edito da Maretti con il patrocinio della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.
Sabato 17 settembre alle 17:30 (ingresso gratuito) presso lo spazio culturale Casa Azul (lungomare di Follonica, ex Florida) l’autore, pronipote di Antonia Bolognesi amata dal pittore negli anni trascorsi nella città estense, presenterà la sua opera prima, giunta alla seconda ristampa nel giro di un anno.
Vivace art cafè che si trova sul lungomare di Follonica, Casa Azul è uno spazio che accoglie gli artisti e le iniziative culturali in un’ottica di esplorazione, innovazione e integrazione che si sposa perfettamente con la tematica del romanzo dedicato ad Alceste e al pittore Metafisico.
Il romanzo
Antonia Bolognesi fu Musa dichiarata del Grande Metafisico durante il suo periodo trascorso a Ferrara (1915-1918), e da cui egli stesso trasse ispirazione per uno dei sui quadri più famosi, “Le Muse inquietanti”, uno dei quadri contenuti nella mostra che ha avuto un grande successo la scorsa primavera a Palazzo dei Diamanti.
“Alceste: una storia d’amore ferrarese” include, oltre ai testi di Fabio Benzi, Eugenio Bolognesi, Victoria Noel Johnson, Paolo Picozza, la trascrizione integrale di 125 documenti, 104 lettere e cartoline di Giorgio de Chirico indirizzate ad Antonia Bolognesi, numerose fotografie d’epoca e copie anastatiche dei manoscritti.
Tutto materiale inedito e riscoperto da Bolognesi nella casa dei parenti, tenuto nascosto fino all’autunno del 2012.
«Questo straordinario “diario” – ha scritto Paolo Picozza, Presidente della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico – fornisce uno strumento d’indagine quanto mai insolito, quello di una prospettiva che parte dal disegno di un progetto di vita in cui la nobiltà d’animo dei protagonisti e le usanze formali dell’epoca hanno quel che di eterno e di classico, di armonia e di fatalità, che coincidono con tutta l’arte di de Chirico, dalla Metafisica all’allora nuova ricerca classicizzante».
Come già annunciato in occasione delle performance estive, grande novità è la traduzione del romanzo in lingua inglese.