A quasi due mesi dall’annunciata installazione, nella zona artigianale, delle telecamere di videosorveglianza da parte del Comune di Follonica, veniamo a scoprire che quegli strumenti non sono ancora stati messi in funzione a pieno regime dalle autorità. Eppure ricordiamo bene che la giunta, con il sindaco Benini in testa, intervenne in pompa magna sulla questione facendo sapere alla città di aver raggiunto un obiettivo importante. Peccato che non si trattasse di un traguardo, ma di un semplice specchietto per le allodole che riporta la firma del sindaco Andrea Benini e del vicesindaco Andrea Pecorini, che ormai ci hanno abituati alle gaffe. Sì, perché quelle telecamere di videosorveglianza sono spente o comunque non funzionano come dovrebbero. Se ne devono essere accorti, prima di noi, i ladri che hanno visitato alcune aziende della zona, i cui titolari hanno dovuto addirittura fermare le loro attività a causa del furto di materiale da lavoro. E tutto è accaduto proprio a pochi passi da uno degli impianti di sorveglianza. Adesso il sindaco Benini e il vicesindaco Pecorini ci spieghino, con la stessa enfasi con cui comunicarono la sistemazione delle telecamere, il motivo di questo mancato funzionamento. Dal loro primo annuncio pareva che gli impianti di videosorveglianza fossero già attivi e che dovessero servire a scoraggiare i raid dei malintenzionati. E’ quello che avevano capito gli stessi imprenditori che si sono rivolti al centralino della Polizia municipale per chiedere di verificare le registrazioni in seguito ai furti subiti: si sono sentiti rispondere che le telecamere della zona artigianale non sono attive. Ci viene quindi un dubbio: forse non sbagliavamo a dire che l’impianto di videosorveglianza era stato installato a inizio marzo solo per rispondere a una denuncia di Forza Italia che segnalava all’amministrazione comunale una discarica abusiva in un terreno di proprietà pubblica. Discarica che tra l’altro è sempre al suo posto, con rifiuti (anche pericolosi) in bella vista, vecchi mezzi abbandonati e accesso libero a chiunque voglia liberarsi di spazzatura e detriti. Ma del resto l’importante è, come dicono Benini e Pecorini, che le telecamere siano state piazzate: poco importa se siano accese o meno. E così la giunta continua a vantare traguardi mai raggiunti e a rispondere con arroganza alle forze politiche di minoranza che semplicemente si impegnano a fare il loro lavoro, tutti i giorni, con onestà. Intanto a farne le spese sono i follonichesi, che quelle telecamere le hanno pagate.
Sandro Marrini
capogruppo Forza Italia Follonica