“Tutti gli interventi di manutenzione della duna sono stati eseguiti dalla ditta Savet, come da appalto sul decoro urbano, tranne limitate eccezioni in cui è stato sufficiente il lavoro in economia diretta con la squadra esterna comunale”.
Il vicesindaco di Follonica, Andrea Pecorini, fa il punto della situazione sui lavori eseguiti alle dune di Pratoranieri.
“I lavori sono, tuttavia, di varia natura, tipologia e, soprattutto, sono stati effettuati con finalità differenti – spiega Pecorini –. E’ utile distinguere tra le opere che hanno avuto come obiettivo il miglioramento della fruizione del tratto di spiaggia libera e quelle relative, invece, alla salvaguardia della cosiddetta ‘duna costiera’. Le prime, effettuate nella primavera 2015, hanno riguardato la manutenzione straordinaria, dove sufficiente, e la sostituzione, dove opportuno e necessario, delle strutture in legno degli accessi al mare e delle loro immediate pertinenze, oltre che la nuova messa in funzione delle docce pubbliche. Le seconde, eseguite durante l’inverno 2015/2016, hanno riguardo essenzialmente il ripristino, tramite la sostituzione delle barriere di protezione, della duna costiera. E’ stato deciso di sostituire l’ormai vetusta e non più efficace barriera, costituita da scope, con una di fascine realizzate con materiale di recupero derivante dai recenti lavori di potatura e sfoltimento su limitrofe aree a verde pubblico. E’ stato valutato positivamente il risultato ottenuto dalle precedenti barriere, anche se con efficacia differente a seconda dei tratti che, non essendo nè omogenei nelle caratteristiche né nell’esposizione ai venti ed alle maree, hanno dato esiti differenti”.
“Alcuni tratti sono, attualmente, costituiti esclusivamente da rocce e sono direttamente interessati dallo sbocco a mare di acque meteoriche, tramite immissione dalla rete delle acque chiare – continua il vicesindaco -. Altri denotano un buon apporto di sabbia sulla duna, ma un’incompleta copertura vegetazionale; altri ancora sembrano presentare caratteristiche di duna ormai consolidata e coperta da vegetazione. Per i tratti di rocce è stato ritenuto inutile ogni intervento, mentre sui secondi è stato deciso di riproporre una barriera, che seppur con tipologia e dimensioni leggermente differenti, possa servire a completare il naturale lavoro già avviato negli anni precedenti. Invece, relativamente agli ultimi, i tratti apparentemente consolidati, si è pensato di aspettare, per una stagione e verificare se effettivamente i risultati già ottenuti siano da considerarsi ‘definitivi’, ammesso che in questo campo sia una parola ammissibile”.
“Ovviamente, su questi ultimi tratti – conclude Pecorini –, situati davanti al Tony’s ed al campeggio Tahiti, si prevedono comunque, nei prossimi mesi, piccoli e mirati interventi di manutenzione dei percorsi e palizzate che serviranno da deterrente al calpestio, in attesa di poter valutare, a fine della prossima stagione estiva, la bontà di tali scelte”.