Gennaro Barboni e Aldo Montalti, attivisti dell’Anpi di Follonica, sollecitano l’amministrazione comunale al ripristino del monumento alla Resistenza nel parco della Rimembranza a Fontetonda e all’intitolazione di vie o luoghi pubblici ai partigiani follonichesi.
Barboni ha scritto ad Andrea Benini una lettera nella quale, tra l’altro si legge: “Gentile signor sindaco, sono andato a vedere lo stato d’essere del monumento alla Resistenza sito nel parco adiacente il Petraia ed ho constatato la non nettezza dell’insieme scultoreo e la non visibilità delle scritte e dell’elenco dei nomi dei partigiani e patrioti, caduti nel corso della guerra partigiana, di Liberazione nazionale. Come partigiano combattente Le rivolgo l’invito ad intervenire, perché la nostra Amministrazione comunale decida di deliberare un intervento tecnico di sanamento, almeno in periodo antecedente il prossimo 025 aprile 2016’, allo stesso modo in cui siete intervenuti per ripristinare i cippi a Mazzini e Socci, in viale Italia. Ripristinando così la funzione culturale e di informazione politica del monumento dedicato alla Resistenza”.
Montati approfitta dell’intervento di Barboni per ricordare che: “Da anni in Comune giacciono delle proposte di toponomastica inascoltate, supportate da Radiomaremmarossa e Anpi: ‘Intitolazione di strade o luoghi pubblici ai partigiani follonichesi caduti’ (6 + 1); ‘Intitolazione di una strada o luogo pubblico a Gino Spagnesi’ (petizione di oltre 200 firme), socialista, amministratore del comune, intellettuale cacciato a bastonate dai fascisti;’ Inaugurazione del settore già Largo Vienna’, già deliberata in ricordo di Alfredo Boschi (anche per lui oltre 200 firme), ma, appunto mai ufficializzata…. ;’Cambiamento del cartello ‘via P. Gori’, dal quale non si evince la grandezza morale, politica, artistica e intellettuale di Pietro Gori. La stessa noncuranza non si ha quando muore un prete in qualsiasi luogo italiano”.
Nella foto: il monumento alla Resistenza di Follonica