Abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente un comunicato di Marco Caverni, presidente del comitato comunale di Cna Follonica:
“Chi non lavora non fa l’amore, diceva un motivo in voga qualche anno fa; parafrasando, viste le recenti prese di posizione di Federalberghi e Assoturismo, si potrebbe dire che solo chi non lavora riesce a non fare rumore.
Sia chiaro, nessuno intende censurare le legittime opinioni delle suddette associazioni; ognuno è libero di pensarla come vuole e di considerare la propria città bella o brutta, vivibile o invivibile, sporca o pulita.
Il motivo del nostro intervento è semplicemente quello di tutelare gli interessi delle imprese che non vivono di solo turismo e che sono chiamate, per dodici mesi all’anno, a garantire occupazione, a pagare gli stipendi, a concorrere alla tenuta sociale della comunità.
Un periodo di crisi acuta e profonda come quello in cui siamo immersi, oltre a non risparmiare nessuno, individua il settore delle costruzioni (con tanto di idraulici, elettricisti e falegnamerie al seguito) come uno degli ambiti più colpiti.
Di conseguenza, ben vengano i cantieri, visto che gli interventi (censurati) oggi possono costituire un’opportunità per domani: maggior numero di parcheggi, traffico più ordinato e migliori servizi.
La ‘tranquillità’ dei turisti, tra l’altro, risulta adeguatamente protetta da disposizioni e regolamenti che inibiscono l’esercizio dell’attività nelle ore destinate abitualmente al riposo e che a noi, in tutta sincerità, sembrano più che sufficienti.
Inasprire tali disposizioni o inibire ulteriormente l’esercizio dell’attività sarebbe, anche in un ambito turistico, una misura del tutto ingiustificata.
La Cna, a tutela dei propri associati e degli artigiani tutti, si opporrà a limitazioni aggiuntive a quelle esistenti; limitazioni che oltre a penalizzare l’esercizio delle attività vanno contro le stesse aspettative di un’utenza che spesso è costituita proprio da non residenti (i primi a non comprendere il motivo di tante difficoltà)”.