Grosseto. Che la crisi economica sia arrivata e abbia colpito anche la Maremma è un fatto innegabile.
Molti i negozi vuoti ed un calo impressionante disegnano un quadro di “terrore” per i primi mesi del 2013 dove molte attività saranno costrette a chiudere ed inevitabilmente la disoccupazione aumenterà toccando picchi record.
Ma cosa si può fare nella nostra provincia per combattere questa durissima fase di recessione? Inanzitutto valorizzare il nostro “oro” che è rappresentato dal territorio e dai suoi prodotti che possono e devono essere sempre più valorizzati.
Migliorare la qualità dei servizi che vengono offerti ai turisti e cercare di andare a “catturare” quella fetta medio-alta di villeggianti che negli ultimi anni è stata persa.
Ma tutto ciò non basta. Sinceramente Grosseto appare una città “morta” con il centro storico che oramai è considerato un dormitorio o quasi, con le attività di intrattenimento che sono sempre meno, costrette a chiusure anticipate per il popolo della notte.
La conseguenza? Specialmente nei giorni feriali il corso e le vie adiacenti sono oramai di proprietà di extracomunitari e non solo che “alzano troppo il gomito” e spesso i passanti devono assistere a diverbi verbali quando non sfociano in risse.
L’ultima novità è rappresentata dai parcheggiatori abusivi, pronti a seguirti per capire dove hai lasciato l’automobile per “rivendere” il parcheggio.
Una situazione che fino a qualche anno fa era impensabile assistere nella nostra cittadina, ma che oggi è diventata una realtà di fatto.
La speranza è che l’amministrazione prenda di petto il problema, aumentando i controlli e favorendo la riapertura di locali che farebbero tornare a vivere il nostro centro storico, così come in tantissime altre città toscane, che l’opposizione torni ad essere opposizione invece di pensare a lotte e divisioni interne e che liste civiche come “Grosseto-Oggi” continui ancor di più il suo controllo e non si adagi sugli allori.