“Speriamo di fare in tempo a garantire i ristori del fondo Covid agli imprenditori ed esercenti del territorio entro Natale come avevamo pensato“.
È preoccupato il sindaco di Magliano, Diego Cinelli, dal numero legale che è venuto meno nel Consiglio comunale che doveva decidere della destinazione dell’avanzo di bilancio e del fondo Covid a causa dell’assenza delle tre consigliere del gruppo di Fratelli d’Italia.
“Se la vicesindaco Pastorelli era in quarantena e dunque giustificata – afferma il primo cittadino -, non capisco la decisione delle consigliere Melosini e Fedeli che stamani mi hanno fatto sapere che non avrebbero partecipato in quanto, a causa della positività di una dipendente attualmente in isolamento domiciliare, non sarebbe stata garantita la sicurezza in aula. Una giustificazione che a mio parere non regge in quanto sono le autorità preposte a dover dire se il Comune sia sicuro oppure no e in questi giorni gli uffici sono regolarmente aperti , così come i dipendenti, il sindaco e gli assessori che non hanno avuto contatti con la collega sono al loro posto“.
Con la minoranza che a quel punto non ha partecipato al Consiglio, facendo venire meno il numero legale, questo dovrà essere nuovamente convocato. “Ciò porta ad un ritardo – afferma il sindaco – che andrà a colpire quelle attività che hanno sofferto per il Covid e che attendono, come lo scorso anno, il contributo a fondo perduto che oggi avremmo dovuto deliberare e che avremmo liquidato entro Natale. Restano fermi anche i 600mila euro tra avanzo di amministrazione e maggiori introiti di oneri di urbanizzazione che avremmo dovuto deliberare e che avrebbero visto investire, tra gli altri, 50mila euro per il rifacimento del parcheggio di Cupi, 50mila per la ristrutturazione della porta di Pereta, 90mila per la sistemazione e l’illuminazione di San Bruzio e 100mila per avviare i lavori di ristrutturazione del palazzo di via Garibaldi. Lavori che sono convinto che verranno approvati, ma che già da stasera avrebbero potuto vedere le risorse disponibili. Sarebbe bastato un po’ di buonsenso pensando soprattutto all’interesse dei cittadini e di quelle aziende che le consigliere a parole difendono, senza però presentarsi al Consiglio, dove l’aiuto sarebbe stato effettivamente assicurato facendolo così, ad oggi, mancare“.
Foto di archivio