Si festeggerà con il prossimo censimento generale di luglio il decimo anniversario per i censimenti sugli uccelli nidificanti realizzati dalla Provincia di Grosseto nella Riserva Naturale Diaccia Botrona. L’importante zona umida, area Ramsar secondo la Convenzione Internazionale che ne riconosce particolari forme di tutela e prestigio, ha acquisito nel tempo e in ogni stagione dell’anno un grande valore ornitologico, specialmente a seguito dei lavori di ripristino ambientale e delle misure di conservazione messe in atto dai tecnici della Provincia di Grosseto e, conseguentemente, di importanti nidificazioni riscontrate come, per esempio, quelle del fenicottero, falco pescatore, avocetta e del fraticello.
Come per lo svernamento, la stagione riproduttiva in Diaccia Botrona si distingue per il notevole significato assegnato alla conservazione degli habitat e delle specie ornitiche tipiche di ambienti lacustri. In questo quadro monitorare l’evoluzione della comunità ornitica nidificante ed estivante ha anche comportato l’adozione di un protocollo di lavoro che ha visto complessivamente impegnati sul campo in questi dieci anni di monitoraggi oltre quaranta censitori diversi del Gruppo Ornitologico Maremmano – Studi Naturalistici “A. Ademollo” – in aiuto ai tecnici della Provincia. In appoggio al lavoro sul campo, i voli aerei organizzati con l’AeroClub Grosseto hanno permesso di delineare, anno dopo anno, un quadro fotografico delle presenze di aironi nella colonia delle Marze dove nidificano airone guardabuoi, garzetta, airone cenerino, sgarza ciuffetto e airone bianco maggiore, così come in altre cinque garzaie della nostra provincia.
Sono 136 le specie sin qui osservate nell’area della Riserva tra aprile e luglio compresi, periodo delle indagini sui nidificanti; di queste, 70 sono nidificanti e nel dettaglio 45 nidificano o hanno nidificato nella sola zona umida Diaccia Botrona, come il fenicottero (nel 2008 e 2013), falco pescatore (2014 e 2015), airone rosso, cavaliere d’Italia, sterna comune, tarabusino, fratino, calandro, occhione, migliarino di palude. Tra gli estivanti più interessanti ricordiamo l’airone schistaceo, sterna maggiore, gabbiano roseo, gabbianello
Un resoconto interessante quello dei monitoraggi, istituzionale per quanto previsto tra i compiti delle province sulla scorta della Legge Regionale n° 30 del 2015, anche per i non addetti ai lavori: basti pensare che sono 22 le specie che, come nidificanti, sono inserite nell’importante allegato I della Direttiva Uccelli. Una più ampia rappresentazione dei risultati qui accennati sarà presentata in occasione del prossimo XVIII° Convegno Italiano di Ornitologia che sarà tenuto a Caramanico Terme (PE) dal 17 al 20 settembre 2015.