Pitigliano (Grosseto). L’eredità di un maestro: proseguono a Pitigliano le iniziative per i 100 anni dalla nascita del maestro Alberto Manzi.
Sabato 2 e domenica 3 novembre, alla Sala Petruccioli, sono in programma due giornate di incontri ed eventi. Il primo giorno sarà tutto dedicato alle attività per le famiglie e i bambini, il secondo all’approfondimento sulla figura del maestro e sulla sua eredità culturale.
L’iniziativa è promossa dal centro culturale Fortezza Orsini Aps con il patrocinio del Comune ed il coinvolgimento di biblioteca comunale “F. Zuccarelli”; Consiglio comunale dei giovani di Pitigliano; Consulta per il sociale di Pitigliano; accademia musicale “Città di Pitigliano”; associazione “Gli amici di Zanzibar” Odv; associazione Avis di Pitigliano; proloco l’Orso.
“Siamo stato mossi dal desiderio di mantenere vivo il ricordo del maestro Manzi attraverso la nostra attività per trasmettere il suo valore alle nuove generazioni – afferma Sabrina d’Angelo, presidente del centro culturale Fortezza Orsini aps –. Parliamo di una figura di altissimo spessore, a cui tutti i pitiglianesi si sentono profondamente legati, provando sentimenti di affetto e di stima. Vogliamo dare voce a questi sentimenti. C’è chi ha avuto la fortuna di conoscerlo personalmente, chi attraverso il programma televisivo e chi attraverso i suoi libri. Gli incontri che saranno proposti durante i due giorni dal 2 al 3 novembre avranno un comune denominatore: sollecitare la curiosità e provare a guardare, ascoltare, osservare la realtà con gli occhi del maestro. Il Ccntro culturale ha voluto seguire il suo esempio soprattutto con le varie iniziative che organizziamo nel corso dell’anno per i bambini e le famiglie, con la volontà di portare avanti il suo insegnamento di educare giocando”.
Il programma
Entrando nel dettaglio del programma, sabato 2 novembre, alle 10.30, nella sala Petruccioli si terrà il gioco per ragazzi e ragazze dai 10 ai 12 anni “Capitan Avis”; alle 14.30 seguirà una passeggiata ed esperienze in natura, sempre dedicata ai bambini e alle loro famiglie, insieme a Stefania Crociani, Silvia Zucchi e Valerio Lupi. La passeggiata dal titolo “Il gioco del pensiero” ripercorrerà il sentiero che amava fare il maestro Manzi partendo dalla parte nuova del paese fino al fiume Meleta.
Domenica 3 novembre, alle 10.30, nella sala Petruccioli si terrà l’incontro aperto al pubblico che aprirà con i saluti di Giovanni Gentili, sindaco di Pitigliano. Seguiranno gli interventi “La lavagna di Alberto Manzi”, riflessioni, pensieri, condivisioni e parole a cura di Silvia Mobili, giornalista di Radio Capital; alle 16 “Ogni altro sono io”, racconti e immagini delle proprie esperienze in Burkina Faso, a Zanzibar, e in Africa, con Don Lido, Fabiana Stefani, la Dott.ssa Lorenza Arnaboldi. Alle 17.30 “S come scuola”, ricordi, parole, pensieri di una comunità a cura di Diva Bianchini, presidente della pro loco. Presenterà Sabrina D’Angelo, presidente del centro culturale Fortezza Orsini Aps. Durante le due giornate sarà possibile visitare la mostra fotografica di Graziano Perotti per l’associazione “Gli amici di Zanzibar” Odv.
“La Consulta per il sociale di Pitigliano che riunisce tutte le associazioni impegnate nel sociale – aggiunge il presidente Francesco Orsini – ha garantito la massima collaborazione all’organizzazione di queste due giornate, riconoscendo il valore di Manzi non solo come uomo di cultura e pedagogista, ma per il suo forte impegno nel sociale. Manzi è stato uno dei primi maestri di strada”.
“Siamo felici della collaborazione tra le associazioni che si è creata attorno alla figura del maestro Manzi – commenta Serena Falsetti, assessore comunale al Sociale –, si tratta tra l’altro di uno dei primi eventi che vedono la partecipazione della Consulta per il sociale, dopo la sua riorganizzazione e la recente nomina del presidente”.
“Il centenario della nascita di Alberto Manzi ha portato alla realizzazione a Pitigliano di una serie di importanti eventi partiti dal basso – conclude il sindaco Giovanni Gentili – e sostenuti dal Comune. È stata l’occasione per riscoprire il legame che unisce la nostra comunità al maestro e per riflettere su quanto ha saputo seminare. Grazie all’impegno e alla collaborazione di tutti possiamo far sì che il suo approccio educativo, inclusivo e innovativo continui ad ispirare”.