Montemerano (Grosseto). “La storia oggi non sembra più capace di farci leggere il mondo, di interpretarlo. Si è spezzato il legame tra la contemporaneità e il passato, il presente è confuso e il futuro si è del tutto eclissato, non riusciamo più a intravederlo. Sviluppo e progresso non sono più strettamente legati ed è l’idea stessa del progresso e del progressismo ad essere in crisi”.
È la tesi di Francesco Benigno, docente di Storia moderna alla Scuola Normale di Pisa, che sabato 2 novembre, alle 18, all’Accademia del libro – Biblioteca comunale di storia dell’arte di Montemerano, presenterà il suo libro “La storia al tempo dell’oggi” (il Mulino), in dialogo con Donatella Borghesi, giornalista.
Il libro
L’immagine che meglio testimonia la crisi della storia e della storicità, cioè la capacità di mettere in una corretta relazione passato e presente, è quella delle statue decapitate e abbattute nei Paesi dell’Occidente nel biennio 2020-2022. Cancel culture, si è chiamata, cioè rifiutare il passato – fino a distruggerne il ricordo – in nome di esigenze attuali sentite come pressanti, ineludibili.
Quel fenomeno è stata la punta dell’iceberg di una perdita di orientamento, dovuta alle grandi e inquietanti trasformazioni di questo inizio di millennio. Le conseguenze impreviste della globalizzazione, la perdita di potere e credibilità dell’Occidente, lo sviluppo dei Paesi che un tempo chiamavamo “terzo mondo” e che oggi sono le nuove potenze economiche.
Con l’epidemia del Covid, la crisi climatica, i populismi e le guerre, oggi raggiungiamo una condizione di incertezza che non avremmo mai immaginato. In questo momento non chiediamo più agli storici di svolgere il loro ruolo per capire il presente, dice il professor Benigno, ma “finiamo per trovare rifugio nella memoria, nelle piccole storie individuali, e tutto diventa divulgazione e fiction”.
La speranza del professor Benigno – che nel suo libro analizza tutte le illusioni di uno sviluppo illimitato e i limiti degli approcci ideologici – è quella di riavvolgere il filo della storia, ritrovandone il senso del divenire.