Home Colline del Fiora “Le voci della storia” e presentazione del calendario dell’Arci: doppio appuntamento in paese

“Le voci della storia” e presentazione del calendario dell’Arci: doppio appuntamento in paese

Le iniziative si svolgeranno a Manciano

di Redazione
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Manciano (Grosseto). Sabato 16 dicembre, alle 17.00, nei locali de Le Stanze, in via Cavour 6, a Manciano, nuovo appuntamento con “Le voci della storia 2024″: incontro dal titolo “Franco Pintore. Un mancianese studioso di antichità e appassionato di occulto”.

Cristiano Bellezzi e Massimo Cardosa ricorderanno un mancianese poco noto, ma che negli anni Settanta raggiunse un certo prestigio negli studi del vicino Oriente antico: Franco Pintore. Nato a Manciano nel 1935, figlio di Vittorio Pintore e di Sofia Rossi (pronipote del pittore Pietro Aldi), affiancò agli studi storici un profondo interesse per la teosofia e le dottrine esoteriche, traducendo in italiano molti testi fondamentali del settore. Morì prematuramente nel 1980 a Pavia, nella cui università era contrattista da 5 anni.

Il calendario dell’Arci

Domenica 17 dicembre, alle 17.30, al circolo Arci di Manciano, presentazione del calendario 2024, che si intitola “La Rinascita. Dopoguerra, cooperazione e Riforma agraria fra Albegna e Fiora”.

Realizzato dall’Arci Manciano in collaborazione con Spi-Cgil delle Colline del Fiora e con la cooperativa di lavoro e produzione agricola Filippo Mazzolai di Manciano, è la 14^ edizione di una serie che dal 2011 promuove i repertori di fotografia d’epoca e le pagine più importanti della storia dell’Arci.

“La Rinascita inizia con quattro ragazze che si abbracciano, in prima fila, in una piazza gremita di cappelli. Siamo nel 1953 e Boero Bellezzi mette in scena un momento commovente. Dubbio e speranza si leggono negli occhi di queste ragazze: quasi un Quarto Stato mancianese. La guerra è alle spalle, e si guarda al futuro: ma la comunità ha nuove battaglie da affrontare. Salta agli occhi, per prima cosa, un desiderio di moltitudine; tanti, da riempire la piazza, sono infatti i paesani che si mettono in movimento, cittadini della giovane Repubblica italiana, per rivendicare diritti, per costruire finalmente insieme un vero stato sociale in una civiltà libera dal giogo della dittatura. Di là dalla collina c’è l’Ente Maremma…”

(tratto da testo di presentazione del calendario).

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