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Sovana (Grosseto). Nel 950mo anniversario della ascesa al soglio pontificio, Papa Gregorio VII “torna” a Sovana, dove è nato nel 1020, grazie ad una grande mostra, curata dall’architetto Renaldo Fasanaro, con l’esposizione di reperti e testimonianze di grande importanza che rendono omaggio alla figura del papa e ne ricostruiscono tutto il cammino.
La mostra
Si tratta di 30 pannelli espositivi che analizzano l’identità spirituale e materiale di Gregorio VII, dando la priorità alla ricerca nei territori della Contea degli Aldobrandeschi compresi nel territorio della Diocesi di Sovana. Di particolare importanza la presenza di reperti e di riproduzioni provenienti dalla cattedrale di Colonia, dalla basilica di San Paolo fuori le mura a Roma e dall’abazia di Monte Cassino.
La mostra, voluta dal Comune di Sorano, nel cui territorio si trova Sovana, in stretta collaborazione con la Diocesi di Pitigliano, Sovana e Orbetello che, data l’eccezionalità dell’evento, ha consentito di ospitarla nella cattedrale di Sovana, sarà inaugurata sabato 9 settembre alle 17 (prevista la partecipazione di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, che ha dato il suo patrocinio) e di una rappresentanza dell’Arcidiocesi di Salerno.
Gregorio VII mori a Salerno ed è sepolto nel duomo. L’Arcidiocesi ha promosso nel mese di maggio la mostra ed un importante convegno sulla figura del Papa nell’Europa del Medioevo, con la partecipazione di studiosi e docenti universitari.
La mostra sarà aperta fino al 4 novembre.
Papa Gregorio VII
Le origini sovanesi di Papa Gregorio VII sono state ampiamente illustrate nei secoli, come nel caso del cardinale inglese Bosone nel Liber Pontificalis secondo il quale Gregorio VII “è toscano di nascita e sovanese di patria“. Per venire ai giorni nostri, un importante contributo è venuto dal ricercatore professor Antonello Carrucoli, con il suo “Papa Gregorio VII”, con la prefazione dello storico del Cristianesimo professor Domenico Maselli. Antonello Carrucoli, con ogni ragionevole certezza, individua il luogo di nascita del Papa nell’Oppido Rovaco. Il libro di Carrucoli, che ha avuto molti riconoscimenti, è
stato a suo tempo presentato a Firenze in Palazzo Vecchio dall’allora assessore Eugenio Giani, dal professro Maselli e dai sindaci di Sorano e di Canossa, con la presenza dell’antico gonfalone di Sovana.