Montemerano. Sabato 18 marzo, alle 17.30, alla biblioteca comunale di storia dell’arte di Montemerano, l’Accademia del Libro organizza l’incontro “Ucraina, Medio Oriente, Africa, Indo-Pacifico. Come cambiano gli equilibri mondiali“, con Maurizio Melani.
L’incontro
In Europa l’aggressione russa all’Ucraina ha riportato la guerra al centro del nostro continente. A un anno dall’inizio, mentre quella che per Putin doveva essere una guerra lampo, è diventata invece un conflitto di cui non si intravede l’esito, ci si interroga con sempre più apprensione su come sarà il dopo e, soprattutto, su come impatterà sugli equilibri internazionali.
La parola “geopolitica” è entrata nel linguaggio quotidiano, necessaria per decifrare la complessità del nostro mondo. Per capire le strategie delle nazioni, le linee di frattura tra popoli e civiltà, le ascese e il declino delle superpotenze.
L’intreccio di eventi che si sono dipanati dalla fine della guerra fredda ad oggi, con lo sviluppo della globalizzazione, ci consegnano una realtà internazionale caratterizzata da crisi che incidono sull’evoluzione degli equilibri mondiali e al tempo stesso ne sono l’espressione. Queste crisi comportano gravi rischi per la sicurezza globale, ma una loro adeguata gestione potrebbe aprire nuove prospettive di pace e di misure condivise per affrontare fenomeni che riguardano tutti, come i cambiamenti climatici, i movimenti migratori di popolazioni e le tensioni che ne derivano.
Nel Medio Oriente problemi che si trascinano ormai da un secolo sono aggravati da quanto sta accadendo, soprattutto in Iran e in Israele. In Africa attori esterni operano in conflitto tra loro per il controllo delle materie prime fondamentali per l’economia. Infine, nella zona dell’Indo-Pacifico si colloca l’epicentro del confronto tra i due maggiori attori globali, la Cina e gli Stati Uniti.
Della complessità di questi temi tra loro interconnessi si parlerà con Maurizio Melani, una lunga esperienza di ambasciatore in Etiopia e in Iraq, già membro del Comitato politico e di sicurezza dell’Unione Europea e direttore generale al Ministero degli Esteri. Attualmente è professore straordinario di relazioni internazionali e di politiche sull’energia e i cambiamenti climatici.