Grosseto. “Una prima alluvione devastante, che portò via sei vite, nel 2012 in Maremma, un’altra nel 2014 con ancora due vite perse e nel 2019 un’ulteriore esondazione. Annichilisce che, di fronte alla certezza che la Regione Toscana e i Governi di sinistra che si sono succeduti in questi anni non abbiano agito in alcun modo per mettere in sicurezza il nostro territorio, oggi l’assessore Leonardo Marras letteralmente batte cassa.
Sostenere che il Governo Meloni, in carica da un anno e mezzo, debba finanziare progetti per gli invasi contro le alluvioni somiglia fin troppo ad uno scaricabarile degno solo del peggior modo di fare, già, campagna elettorale. Giova ricordare che, durante le nostre interlocuzioni con gli assessori Marras e Monia Monni di mesi fa, ci fu esclusa in modo deciso la possibilità di inserire nel Fondo di sviluppo e coesione il progetto di messa in sicurezza del fiume Albegna perché esistevano risorse regionali specifiche e già destinate. A progetti mai messi a terra negli anni. Questo gioco ha stancato ed ha già offeso per troppo tempo i cittadini maremmani, inascoltati da decenni e oggi nuovamente derisi dall’assenza di risposte concrete.
Un’assenza di concretezza, aggravata ulteriormente dal tentativo di confondere attraverso azioni come l’emendamento farsa al dl Agricoltura. Chiedere oggi di inserire un invaso per scopi irrigui, a fronte dell’annoso problema della siccità che grava sui nostri territori almeno dal 2002, come l’Arpat ha registrato, è stata da parte del Pd solo una sorta di involontaria ammissione non solo di quanto i Governi di sinistra che si sono succeduti negli anni non abbiano mai investito nel contrasto alla siccità, ma anche per quanto tempo nulla sia stato fatto per l’agricoltura. Un emendamento che è stato quindi l’ennesimo tentativo di dar vita ad un calderone inutile e caotico.
Onestà intellettuale vorrebbe che si ammettessero le responsabilità, che oggi si tentano invece di nascondere chiedendo risorse al Governo. Non siamo mai ricorsi alla stampa per far sapere che la Regione Toscana aveva risposto negativamente all’inserimento nell’Fsc, abbiamo scelto invece un confronto istituzionale che fosse risolutivo per i cittadini e per il territorio. Marras preferisce evidentemente percorrere la strada, fin troppo facile, degli slogan politici attraverso i media”.
Lo scrivono, in una nota, il senatore e membro della commissione Ambiente Simona Petrucci e l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Francesco Torselli.