Orbetello. “Come Giovani Democratici siamo assolutamente soddisfatti dell’esito della riunione di lunedì tra il Provveditore Renata Mentasti e le istituzioni locali e provinciali, che ha aperto alla possibilità di creare la prima classe del Liceo classico articolata con il Liceo linguistico. Del resto, negli ultimi anni è sempre stato così, ed era assurdo che quest’anno, con un numero di iscritti persino superiore a quello degli scorsi anni, la classe non venisse formata”.
A dichiararlo, in un comunicato, sono Cristian Marchini, segretario provinciale dei Giovani Democratici, il responsabile provinciale scuola dei Giovani Democratici, Cosimo Garofalo, il segretario comunale dei Giovani Democratici di Orbetello, Matteo Porta (nella foto).
“Abbiamo deciso sino all’ultimo di non prendere delle nette posizioni che ci caratterizzassero come vera e propria forza politica, condividendo fermamente l’approccio apartitico sulla questione: la creazione della classe sarebbe stata una vittoria di tutti (a prescindere dalle bandiere), non solo di qualcuno – continua la nota –! È in questa logica che è nata la volontà da parte di Cosimo Garofalo e Matteo Porta di farsi promotori, assieme ad altrə ragazzə, della petizione che nel giro di pochi giorni ha superato le 1200 adesioni provenienti sia dal mondo della società civile che da quello politico. I nostri due tesserati, peraltro entrambi in segreteria provinciale e segretari del proprio circolo (rispettivamente Grosseto ed Orbetello), hanno deciso di togliere la propria casacca e collaborare con giovanə provenienti da altre realtà, partitiche e non, nella speranza di arrivare ad un risultato auspicato dall’intera cittadinanza. L’agire senza bandiere però non era dovuto ad una mancata azione nostra come Giovani Democratici, bensì alla nostra volontà di evitare di ‘poggiare il cappello’ su un’iniziativa per la cui riuscita si sono mobilitati da più organi di rappresentanza, collettivi e fronti politici. Come gruppo però ci siamo comunque mobilitati sfruttando ogni strumento a nostra disposizione per sensibilizzare sul tema e per aiutare la raccolta firme della petizione, basti pensare che tra i firmatari risultino compagnə sia dalla giovanile che dal Pd, come ad esempio l’onorevole Marco Simiani, l’ex deputato Luca Sani, il presidente della Provincia Francesco Limatola ed anche l’appena insediato segretario regionale Emiliano Fossi”.
“Concludendo sulla questione del Liceo classico di Orbetello, non possiamo che ribadire la nostra più totale soddisfazione per il risultato raggiunto, viste soprattutto le aspettative, ma è doveroso ricordare che in queste ore si discute del peso della responsabilità che si dovrebbero assumere i genitori dei 12 iscritti al classico per far sì che la classe venga confermata – prosegue il comunicato -. Riteniamo che la scelta della scuola superiore sia già, di per sé, una scelta difficile ed impegnativa; è quindi giusto provare a responsabilizzare lə ragazzə e le famiglie affinché facciano delle scelte consapevoli, ferma restando ovviamente la loro libera scelta futura di poter cambiare indirizzo. Per adesso, però, dobbiamo essere contenti e ragionare positivamente: abbiamo ottenuto semplicemente ciò che tutti auspicavamo, e non è poco. Per quanto riguarda le condizioni ne parleremo e valuteremo strada facendo, ma crediamo che per il momento lo spirito giusto sia quello ottimista”.
“Per quanto ci rincuori la scelta di mantenere l’indirizzo classico nel comune lagunare, giova comunque ricordare che la questione del Liceo orbetellano vada inserita in una situazione molto più complessa che, se restasse invariata, porterebbe con ogni probabilità ad una modifica dell’offerta formativa dell’intera provincia – sottolinea la nota -. Dal 2024, infatti, entrerà in vigore il ridimensionamento previsto in legge di bilancio dal Governo Meloni che non potrà non incidere negativamente anche sul nostro territorio, che sarà così sempre più esposto al ripetersi di certe vicissitudini. Il numero degli iscritti per ogni direzione scolastica passerà dai 600 attuali a 900/1.000 con un aumento del 50% o più. Nell’immediato questa scellerata scelta, voluta dal Ministro Piantedosi, comporterebbe la riduzione del numero di direzioni scolastiche da 32 a 29 (nel caso il numero venga fissato a 900) o addirittura 25 (nel caso il numero fissato sia 1.000), ma con lo scorrere degli anni e l’incredibile calo delle nascite la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare, rendendosi necessari sempre più accorpamenti nel comparto scuola e quindi una perdita non indifferente di posti di lavoro“.
“Noi non resteremo inerti di fronte all’ennesimo taglio alla scuola che riteniamo essere un presidio anzitutto sociale, non volto alla mera professionalizzazione dell’individuo in vista di un suo futuro lavorativo, ma volto piuttosto (come nel caso del Liceo classico) a formare criticamente la mente dellə studentə e renderla più consapevole di sé stessə e di ciò che lə circonda. Il nostro delegato alla scuola della segreteria provinciale dei Giovani Democratici, Cosimo Garofalo, lo scorso sabato ha sollevato la questione in un suo intervento in assemblea regionale Pd affinché si provi ad intervenire a livello toscano per cercare di tamponare la situazione. Al contempo ha anche portato l’argomento anche nel tavolo scuole regionale della giovanile, così che nei prossimi giorni sia approfondito al meglio permettendo a Marta Logli e Mia Diop di sollevarlo in direzione nazionale Pd (organo in cui rappresentano la giovanile toscana) – prosegue il comunicato –. Sulla questione, nella nostra provincia, già si era espresso Cristoforo Russo, della Cgil comparto scuola, e ci teniamo a ringraziarlo per l’aiuto fornitoci nell’approfondire la questione, grazie ai dati che adesso abbiamo a disposizione proveremo a promuovere una risoluzione politica collaborando con le altre federazioni, certi anche della disponibilità del presidente della Provincia ed anche di Marco Simiani, sempre pronti ad ascoltare le nostre istanze. Se entrasse in vigore il nuovo numero di tesserati per direzione scolastica nella nostra provincia, che è per maggioranza composta da ‘aree interne’, gli effetti sarebbero disastrosi. I primi a subirne gli effetti sarebbero insegnanti e personale scolastico che verrebbero licenziati a causa dei necessari accorpamenti per rispondere alla nuova normativa. Ma tutto ciò ricadrebbe anche su studentə e genitori”.
“La necessità del dimensionamento scolastico è stata giustificata dal Ministero proprio con il forte calo delle nascite, ma l’unica vera ragione è un taglio di spesa alla scuola. Il numero sempre minore di nuovə natə già di per sé rappresenta un problema, favorire ed accelerare accorpamenti con conseguente futura delocalizzazione delle scuole non rappresenta certo un problema alla questione, bensì diventa anche un disincentivo per possibili nuove famiglie distanti dai grandi centri urbani. Come Giovani Democratici Grosseto continueremo a lottare per difendere il diritto allo studio ed il facile accesso a questo, qualunque sia il territorio di provenienza e qualunque sia il percorso formativo che voglia essere intrapreso – termina la nota -. Invitiamo l’intera cittadinanza a riflettere sulla questione e ci auguriamo di non restare soli nella nostra battaglia anche nella speranza che il piccolo passo compiuto per il liceo di Orbetello possa aprire la strada, finalmente, ad un momento di rinascita”.