Capalbio (Grosseto). Il Comune di Capalbio, la Fondazione Capalbio e il Premio internazionale Capalbio Piazza Magenta annunciano che il direttore artistico del Premio Capalbio per l’opera tradotta, Daniele Petruccioli, ha comunicato la cinquina dei candidati ufficiali da sottoporre alle ben due giurie che decreteranno il vincitore o la vincitrice.
Anche quest’anno le opere candidate erano quasi 100, indice della sempre maggiore importanza del premio. Quest’anno si è cercato di selezionare traduzioni caratterizzate da un’elevata raffinatezza sonora.
La cinquina:
- Francesca Cosi e Alessandra Repossi per la traduzione di “Cronache dall’altrove”, di H.G. Wells, edito da Mattioli1885;
- Marina Pugliano e Valentina Tortelli per la traduzione di “La casa rotta”, di H. Krüger, edito da Rizzoli;
- Anna Mioni per la traduzione di “Piccoli mondi”, di C.A. Nelson, edito da Blu Atlantide;
- Martina Cardelli per la traduzione di “Joséphine”, di J. Rolin, edito da Quodlibet;
- Giuseppe Iacobaci per la traduzione di “Il barbagianni, la volpe e la quercia”, di R. Macfarlane e J. Morris, edito da Salani.
Il direttore artistico Daniele Petruccioli ha così commentato: «È davvero un’impresa scegliere, ogni anno, cinque opere tra le decine e decine (quest’anno, quasi cento) di eccellenti traduzioni che concorrono al Premio. In questo caso, però, sono felice di poter presentare una cinquina che fa risuonare di armonie e melodie eccezionali la nostra lingua italiana. Dal lavoro a togliere fino a quasi scarnificare la frase alla sintassi più rocambolescamente musicale, da rime e acrostici strepitosi agli accostamenti lessicali più arditi, queste cinque traduzioni davvero straordinarie brillano per maestria di registro e, vorrei dire, di regia linguistico-culturale. Sono davvero fiero di poterle presentare alle nostre due giurie. Non sarà una scelta da poco decretare chi vince».