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Porto Santo Stefano (Grosseto). È “Ballatoio n.5” (Italia, 2022) di Chiara De Angelis, commedia ambientata nel quartiere di San Lorenzo durante una bollente estate romana, ad aggiudicarsi il Premio Raffaella Carrà al sesto Pop Corn Festival del Corto, l’evento dedicato alla cinematografia breve che si è concluso ieri a Porto Santo Stefano, sul promontorio dell’Argentario.
In una serata condotta dall’attore Andrea Dianetti e ricca di ricordi e omaggi per la cantante, ballerina, attrice e conduttrice televisiva – grande amante del territorio oltre che musa e affezionata sostenitrice del festival, tanto da istituirvi un riconoscimento a suo nome – la giuria, presieduta da Federico Moccia e composta da Marco Spoletini, Manuela Rima, Carlo Griseri, Michele Suma e Stefano Giovani, ha assegnato i premi del festival. “Leggerezza: il peso della felicità”, questo il tema per il 2023: in un mondo sempre più complesso la sfida è affrontare leggeri le battaglie di ogni giorno. L’iniziativa, organizzata dall’associazione Argentario Art Day con la direzione di Francesca Castriconi, è possibile grazie al patrocinio e al sostegno e patrocinio di Comune di Monte Argentario e Consiglio regionale della Toscana (www.popcornfestivaldelcorto.it).
Il riconoscimento voluto dalla Carrà, del valore di 4000 euro, è stato consegnato sul palcoscenico di piazzale dei Rioni dal compagno di una vita Sergio Japino. Il film vincitore verrà inoltre inserito nel programma di Sudestival, festival cinematografico con sede a Monopoli, gemellato con il Pop Corn. La storia è quella di Marilù e di suo padre Corrado, che in una calda giornata di giugno, sul ballatoio n.5 di un quartiere popolare, ricevono l’ultima notifica di sfratto per morosità incolpevole. La ragazza accetta di andarsene, ma l’uomo no, portando alla luce i nodi del loro rapporto. Hanno detto i giurati: “Una difficile relazione tra padre e figlia che riesce però in qualche modo a risolversi. La festa finale con gli abitanti del palazzo, la canzone intonata dalla giovane attrice, regalano a questa dinamica così complessa un po’ di leggerezza. Abbiamo conosciuto l’autrice e la protagonista: il loro racconto sulle difficoltà del set con l’attore Corrado Sassi (che interpreta il padre) ci è parso un corto dentro al corto, e anche qui abbiamo trovato quell’allegria e quella giusta lievità in tono col festival, ma soprattutto con la visione di Raffaella”.
Ad arricchire il palmares una menzione speciale Carrà per “S’Indattaraiu” (Italia, 2022) di Matteo Pianezzi. “Ne abbiamo discusso fino all’ultimo e siamo stati molto combattuti – spiegano i giurati –. È toccante la capacità di raccontare il desiderio di vivere malgrado le difficoltà personali e il peso della scomparsa di un grande amore. Non essendo però del tutto in linea con la leggerezza, che quest’anno è il fil rouge del festival oltre che caratteristica distintiva del premio Carrà, lo abbiamo scelto per una menzione”.
“Quest’anno al Pop Corn c’è stato ancora più pubblico – dichiara Federico Moccia –, un pubblico che ha seguito i corti con particolare attenzione, parteggiando ora per l’uno ora per l’altro perché quando pensava di aver eletto il preferito veniva sorpreso dal film successivo. È un festival in crescita, che crea attenzione e diventa un appuntamento sempre più importante nel mese di luglio. Per noi della giuria è stato difficilissimo fare una scelta: i lavori a cui abbiamo assistito hanno grande intensità, sensibilità e una notevole qualità cinematografica”.
Gli altri premi
Il premio al miglior cortometraggio nella sezione “Corti d’autore”, del valore di 1000 euro, insieme al Premio Panalight ammontante a 5000 euro per il noleggio di attrezzature, va ad “An Irish Goodbye” di Tom Berkley e Ross White (Irlanda, 2022), con la seguente motivazione: “Per la leggerezza con cui è stato affrontato un tema difficile e doloroso come la scomparsa di una madre. Per come gli autori hanno saputo scherzarci sopra, per il rapporto tra i protagonisti, difficile all’inizio, ma sempre più delicato. E alla fine quest’ amore tra due fratelli ha conquistato anche noi”.
Per la sezione “Opere prime” il vincitore è “Tre volte alla settimana” di Emanuele Vicorito (Italia, 2022, 13′), che porta a casa anche il Premio Panalight per il noleggio di attrezzature corrispondente a 3000 euro. La motivazione: “I corti di questa edizione ci hanno portati in giro per il mondo alla ricerca di leggerezza, ma alla fine come spesso avviene l’abbiamo trovata, con particolare ironia, sarcasmo, oltre che con un’incredibile capacità di sintesi, proprio in casa, e più precisamente in un luogo che quest’anno ha raccolto molti consensi: Napoli”.
Menzione speciale per “Split Ends” di Alireza Kazemipour (Iran, 2022, 14′) in quanto “perfettamente in tema con la ricerca della leggerezza in un Paese che non la permette, oltre che pieno di voglia di libertà e di capacità di ironizzare e reagire a un sistema repressivo”.
Infine, la giuria popolare ha scelto di assegnare il premio del pubblico a “The Stupid Boy” di Phil Dunn, commentando: “Ci sono più motivi per cui abbiamo scelto questo cortometraggio: riesce in un breve tempo a finalizzare bene sia il carattere che la storia dei personaggi e la sceneggiatura è scritta con intelligenza e attenzione. Basta un abbraccio, la leggerezza di un semplice gesto, per superare i problemi e avvicinare le anime, per vincere l’odio e la paura”.
“Questa sesta edizione è stata un successo sotto tanti punti di vista – dichiara la direttrice Francesca Castriconi – per la grande partecipazione del pubblico, per le opere presentate e applaudite, per i registi che sono intervenuti e hanno apprezzato la nostra realtà festivaliera. Un mix di cinema, spettacolo, bellissimi incontri e vibrazioni positive: Pop Corn Festival del Corto sta diventando un appuntamento da non perdere”.
Pop Corn Festival del Corto, ideato e diretto da Francesca Castriconi, è organizzato dall’associazione Argentario Art Day e realizzato con il patrocinio e il contributo di Comune di Monte Argentario e del Consiglio regionale della Toscana. Partner dell’iniziativa Sudestival, Moscerine Festival, Lux Vide, Panalight e l’artista Raffaella Carrà, che, avendo partecipato in qualità di giurata, ha scelto di sostenere l’iniziativa e il cinema italiano con l’unico premio che porta il suo nome. Media partner: Taxi Drivers. Con il sostegno di Albiati Vivai, Banca Tema, Joint Media, Rifipack, Stuarr Studio Arredamento, agenzia immobiliare Orsini, Great Estate Network immobiliare Umbria Toscana e Monte Argentario, Great Stays Luxury Tour Operator, Il Tempio stabilimento balneare, La Capannuccia ristorante, ristorante La Goletta, Etrurialucegas spa, officina meccanica Ambrogetti, Maregiglio di navigazione srl, Boutique Hotel Torre di Cala Piccola, Bar Giulia.
Sinossi dei film vincitori
Premio Raffaella Carrà
“Ballatoio N.5” di Chiara De Angelis (Italia, 2022, 15′)
(Roma, 2010) in una calda giornata di giugno, sul ballatoio n.5 del quartiere popolare San Lorenzo, Marilù e suo padre Corrado ricevono l’ultima notifica di sfratto per morosità incolpevole. La ragazza accetta di andarsene mentre l’uomo no: questo porterà alla luce il loro rapporto emblematico e la prigione che si sono costruiti da soli.
Menzione speciale Raffaella Carrà
“S’Indattaraiu” di Matteo Pianezzi (Italia, 2022, 18′ 21”)
Mario é un pescatore di cozze che ha speso la vita per il mare e per la famiglia. A sessant’anni, vedovo e indigente, si trova in grande difficoltà: ama il suo lavoro ma non é più in grado di farlo.
Miglior cortometraggio categoria “Corti d’autore”
“An irish Goodbye” di Tom Berkeley, Ross White (Irlanda, 2022, 20′)
Ambientato in una fattoria nelle zone rurali dell’Irlanda del Nord, “An Irish Goodbye” è una commedia nera che segue il ricongiungimento dei fratelli Turlough e Lorcan dopo la prematura morte della madre.
Miglior cortometraggio categoria “Opere prime”
“Tre volte alla settimana” di Emanuele Vicorito (Italia, 2022, 13′)
Le sorelle Berrezzella sono delle assidue giocatrici del Lotto: tre volte a settimana tentano la fortuna, alimentando il tutto con la dovuta scaramanzia ed una tecnica antica. Un giorno, nel Vico Scassacocchi, si trovano di fronte a una scena di tradimento che diventa occasione di tentare la fortuna e cambiare per sempre le loro vite.
Menzione speciale della giuria
“Split ends” di Alireza Kazemipour (Iran, 2022, 14′)
Una ragazza calva e un ragazzo dai capelli lunghi cercano di risolvere i loro problemi con l’hijab nella sede della Polizia morale di Teheran.
Premio del pubblico
“The stupid boy” di Phil Dunn (UK, 2021, 15′)
In una Londra attanagliata dal terrorismo suprematista bianco, due mondi si scontrano quando un adolescente neurodiverso incontra un uomo in missione suicida.
Informazioni
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