Magliano in Toscana. “Oggi sono stata a Magliano in Toscana per inaugurare la ‘Casa della Memoria al futuro’, per la quale ringrazio l’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea. Lo avrei fatto comunque, ma, alla luce di quanto sta accadendo a Grosseto, ho pensato fosse ancora più giusto e doveroso esserci”.
A dichiararlo è l’assessore regionale Alessandra Nardini, che prosegue: “Sono orgogliosa che la Regione Toscana abbia contribuito alla realizzazione di questo spazio di memoria ed impegno, inaugurato proprio oggi, nel 79° anniversario della strage fascista del 22 marzo 1944, in cui furono uccise 11 persone a Magliano Lavacchio tra renitenti alla leva, sbandati dell’esercito e perseguitati politici”.
“Ecco di cosa c’è bisogno, di iniziative come questa, per tutelare, valorizzare e diffondere la memoria. Non condivido, invece, la scelta dell’amministrazione comunale di Grosseto che ha deciso di intitolare una via a Giorgio Almirante. È una scolta pericolosa – spiega Nardini – perché nasconde il tentativo di dire che in fondo sono stati tutti uguali, chi si oppose al nazifascismo e chi, invece, ne fu parte. Ma la storia non si può riscrivere, né negare, la storia ci racconta chi scelse la parte giusta e chi quella sbagliata e ci racconta chiaramente che il fascismo non ha fatto anche cose buone, ma è stato violenza, privazione di libertà, orrore, distruzione e morte. Per questo penso che sia incredibile e offensiva la decisione di intitolare una strada ad Enrico Berlinguer e una a Giorgio Almirante in nome della pacificazione nazionale. Credo che l’unica pacificazione di cui c’è bisogno sia proprio quella con la storia. Il nostro Paese, infatti, a differenza di altri, non ha saputo fare fino in fondo i conti con la propria storia, altrimenti non avrebbero mai avuto cittadinanza idee come questa, a maggior ragione all’interno delle istituzioni”.
“Non so davvero come si possa annunciare una scelta del genere a pochi giorni dell’anniversario dell’uccisione, per mano fascista, degli 11 martiri d’Istia – termina Nardini -. La risposta più bella credo sia stata la straordinaria partecipazione di questa mattina: la Toscana non dimentica chi scelse la libertà e la Resistenza e chi la dittatura fascista. La Toscana è antifascista”.