Orbetello (Grosseto). L’amministrazione comunale di Orbetello ha iniziato l’iter per l’acquisizione dei pontili degli ormeggi a canone agevolato di Santa Liberata, dedicati al diportismo minore.
«La realtà degli ormeggi a canone agevolato per i residenti nel comune di Orbetello è sempre stata sostenuta dalla nostra amministrazione – spiega il consigliere comunale con delega a Demanio e diportismo, Ivan Poccia –; oltre a favorire lo sviluppo del diportismo minore, quello di Santa Liberata è un patrimonio sociale da proteggere»
L’iter per l’acquisizione inizierà con l’affidamento dell’incarico per effettuare l’ispezione subacquea dei 600 metri di pontili e, una volta effettuata la verifica, porterà alla valutazione degli stessi pontili al fine di acquisirli a patrimonio del Comune: «Questa procedura – prosegue Poccia – permetterà di risolvere l’annosa questione iniziata nel lontano 2012, quando i pontili vennero installati dai cantieri di Santa Liberata a seguito delle gare di assegnazione degli specchi acquei. Da allora i pontili non sono mai stati più acquisiti dal Comune e pertanto, come promesso, inizierà l’iter volto finalmente ad acquisirli».
«L’attenzione per il diportismo minore resta massima – sottolinea il consigliere – e tante sono le novità che nei prossimi mesi l’amministrazione adotterà per un settore strategico per il territorio. Da quando ci siamo insediati, infatti, abbiamo di fatto triplicato le presenze del diportismo minore sui nostri ormeggi, ciò deriva da scelte politiche importanti, tra cui ricordiamo l’abolizione dell’Isee, che resta un ottimo strumento in ambito delle prestazioni sociali, ma che non può essere applicato al settore nautico. Già questa scelta ha riavvicinato molti utenti al diportismo, consentendo un abbattimento importante delle tariffe che ha riaperto le porte a molti proprietari di piccole imbarcazioni, i quali non potevano più permettersi di sostenere i costi dell’ormeggio».
«Tra Santa Liberata, foce dell’Albegna e Talamone – conclude Poccia –, parliamo di oltre 600 posti barca che vanno ad aggiungersi a quelli del porto e dei pontili commerciali. Siamo ben oltre i 1500/1700 posti barca che, ovviamente, generano un indotto importante per l’economia del territorio, basti pensare alla meccanica navale, alla cantieristica e ai fornitori specializzati. Un indotto che possiamo dire di aver alimentato in modo importante con le nostre scelte, un percorso iniziato 6 anni fa e che sta portando risultati e, quindi, siamo nelle condizioni di fare ulteriori passi in avanti in modo da garantire ulteriore respiro a questo settore».