“Poca gioia ha nell’urna chi non lascia eredità di affetti“.
Con questa frase tratta dai Sepolcri, il commissario provinciale della Lega Andrea Ulmi e il commissario regionale Mario Lolini apostrofano le tre consigliere di maggioranza, a questo punto ex di Fratelli d’Italia, viste le espulsioni annunciare dal partito, che hanno fatto cadere la Giunta Cinelli.
“Non vogliamo porre la questione sul piano politico – sostengono Ulmi e Lolini – perché, dopo una dialettica articolata, i partiti avevano trovato la quadra per il bene supremo della cittadinanza. Su Mirella Pastorelli transitata da Udc a Lega a Fratelli d’Italia, credo che basti chiedere agli altri vertici di partito per capire come abbia la capacità di lasciare dietro di sé solo macerie e veleni, adesso vedremo dove andrà a collocarsi. Su Doriana Melosini, anche lei passata dalla Lega a Fratelli d’Italia, non emettiamo giudizi. Crediamo che saranno i maglianesi a dare un giudizio netto sulla sua prima esperienza politica e credo che saranno drastici. Nadia Fedeli, entrata per surroga al defunto assessore Cellini, ha fatto solo da sponda alle altre due nel creare la crisi, visto che non si ricorda un suo atto autonomo o propositivo in consiglio”.
“È evidente che tutti i comunicati firmati come consiglieri di Fratelli d’Italia erano solo rigurgiti personali tesi a spaccare anche i buoni rapporti di coalizione e, anche quando sembravano costruttivi, le belle parole di cui si riempivano la bocca non erano che esternazioni gravi, votate a spaccare e a dividere, anche quando i risultati di amministrazione parlavano di un’ottima gestione. La politica è altro! Comunque – concludono Ulmi e Lolini – hanno ancora 20 giorni prima che le dimissioni diventino effettive e possono tornare sui loro passi, anche se il danno appare insanabile”.