“E’ tristemente evidente che la pandemia, da quando si è manifestata, ha condizionato notevolmente la nostra vita. Alla paura per la salute si è sommato il terrore per la forte recessione economica che, come un uragano, ha travolto imprese e persone“.
A dichiararlo, in un comunicato, è il gruppo consiliare di opposizione “Argentario: il progetto”.
“Molte famiglie italiane, che prima vivevano decorosamente del loro lavoro, adesso sono in ginocchio e non trovano la forza per superare le difficoltà quotidiane e guardare con rinnovata speranza al futuro – continua la nota -. Ora, più che mai, il concetto di solidarietà deve assumere una valenza concreta. E’ ora di trasformare le buone intenzioni con cui ci riempiamo spesso la bocca, soprattutto a Natale, in qualcosa di utile per gli altri. Compiere un gesto di vicinanza verso il prossimo è non solo necessario, ma, oggi come oggi, anche doveroso. Riteniamo che in molti, in base alle proprie disponibilità e possibilità, possano offrire un contributo, piccolo o grande che sia, a beneficio di chi si trova in reale difficoltà. Magari rinunciando a qualcosa. Per questo noi di ‘Argentario: il progetto’ abbiamo deciso di lanciare l’iniziativa di ‘Solidarietà diffusa‘”.
“Un progetto semplice che poggia la sua realizzazione sulla massima partecipazione delle persone. Chi vuole contribuire potrà infatti, entrare in qualsiasi negozio dell’Argentario e sottoscrivere un buono acquisto. Tale buono, oltre a determinare un contributo a sostegno per l’economia del territorio, in questo momento di difficoltà per il commercio al dettaglio, servirà a chi ne ha bisogno per accedere a prodotti e/o servizi: un taglio di capelli, un giocattolo, un capo di abbigliamento, un panettone o qualsiasi cosa possa essere importante per una famiglia o anche per una singola persona – termina il comunicato -. Il buono verrà consegnato a noi dal contributore o dall’esercente contattandoci ai numeri 335.6223336, 338.4489094 e 335.6823394. Ci incaricheremo di raccoglierli e di farli avere alla Misericordia di Porto Santo Stefano e alla parrocchia di Porto Ercole affinché li facciano avere alle persone che ne hanno bisogno. Queste non dovranno fare altro che ritirare il prodotto o usufruire del servizio nell’esercizio di riferimento“.