Home Costa d'argento Bilancio, l’opposizione: “Il Comune fa sconti sulle seconde case e lascia briciole a famiglie e imprese”

Bilancio, l’opposizione: “Il Comune fa sconti sulle seconde case e lascia briciole a famiglie e imprese”

di Redazione
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La mattina del primo agosto si è svolto il Consiglio comunale di Orbetello, che vedeva come punti all’ordine del giorno le tariffe Imu, Tari e l’Irpef e il bilancio di previsione 2020.

“L’amministrazione ha ripreso le nostre proposte del 10 aprile, ma le ha applicate al ribasso e le misure adottate in seguito all’emergenza del Covid – 19 sono assolutamente insufficienti – dichiarano in un comunicato il gruppo Pd – Area riformista e il Movimento 5 Stelle -. Per quanto riguarda le delibere che sono intervenute sulle tasse e imposte comunali abbiamo messo in evidenza quanto segue: 1) con la riforma intervenuta scompare la Tasi, che poteva essere accorpata alla nuova Imu. L’amministrazione ha scelto di non accorparla all’Imu delle seconde case e ciò comporta una consistente mancata entrata di oltre 500mila euro, mentre la delibera opera delle lievi riduzioni dello 0,05% sull’Imu di uffici, negozi, laboratori e cinema, ossia briciole. La scelta doveva essere diversa: accorpare l’aliquota Tasi all’Imu delle seconde case e utilizzare quelle entrate per operare una maggiore riduzione dell’Imu sulle attività commerciali e professionali, nonché sulle abitazioni locate. 2) Sulle tariffe Tari non viene operata alcuna riduzione della tassa, né per le utenze domestiche, né per quelle non domestiche, a differenza di quanto più volte promesso. 3) Sull’addizionale Irpef è stata portata la fascia di esenzione fino ai redditi pari a 25mila euro. Il Sindaco ha espressamente dichiarato in Consiglio che chi supera il reddito di 25mila euro paga l’aliquota corrispondente sull’intero imponibile e non sulla parte eccedente il tetto di 25.000 euro. Quindi la delibera produce una forte iniquità tra coloro che rientrano nel limite stabilito e coloro che hanno un reddito appena superiore ai 25mila euro“.

“Pertanto le sbandierate diminuzioni delle tasse e imposte locali operate dall’amministrazione, al netto di quelle operate dallo Stato, sono abbastanza contenute, pari a poche decine di euro per famiglie e attività. Ma il Comune aveva a disposizione circa 4 milioni e 700mila euro per far fronte all’emergenza. Infatti: 1) lo Stato ha stanziato per il Comune di Orbetello circa 1milione e 700 mila euro; il Comune, per effetto dei tagli effettuati alle spese discrezionali e del mancato svolgimento di servizi, ha risparmiato circa 1 milione e 300mila euro; 3) lo Stato permette di utilizzare per l’emergenza la parte libera di avanzo di amministrazione e la rata dei mutui non pagata: rispettivamente circa 1 milione 300mila euro e circa 400mila euro. Quindi le somme a disposizione sono notevoli e il Comune avrebbe potuto veramente ridurre fortemente la tassazione sulle famiglie e le attività ed anche fornire aiuti diretti alle famiglie, che si sono trovate in difficoltà, per esempio attraverso buoni spesa e buoni per l’acquisto dei libri scolastici, come hanno fatto altri Comuni della provincia – termina il comunicato -. Invece addirittura la spesa per le politiche sociali e della famiglia vede una diminuzione di circa 200mila euro. Abbiamo quindi espresso il nostro voto nettamente contrario a questo bilancio“.

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