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Emergenza Coronavirus: gli aggiornamenti del sindaco Borghini

di Redazione
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Di seguito l’intervento di questa mattina del sindaco di Monte Argentario, Francesco Borghini, in merito all’emergenza Coronavirus:

“E’ con sincero sollievo che vi porto a conoscenza che anche per il fine settimana trascorso nessun nuovo caso di positività al Covid19 è stato segnalato a Monte Argentario. Al momento, quindi, rimangono in essere due ricoveri all’Ospedale di Grosseto (femmine) e domiciliati, oltre alla famiglia in zona limitrofa a Porto Santo Stefano, due soggetti, maschi di 74 e 60 anni, nelle loro abitazioni di Porto Ercole.
Per tutti risulta un quadro clinico non preoccupante e per alcuni di loro si aspettano gli esiti dei tamponi di verifica che potrebbero attestarne la guarigione.
Con non poca soddisfazione ho continuato a riscontrare tra la nostra popolazione un atteggiamento corretto e rispettoso delle restrizioni, anche se in tutti noi, giorno dopo giorno, è comprensibile che aumenti la voglia di normalità e il desiderio, forte, di riprendere oltre le consuete attività, anche quei rapporti interpersonali che caratterizzano la socialità ed il senso di comunità.
Come abbiamo ormai tutti ben chiaro non è possibile avere certezze circa i tempi in cui tutto ciò sarà di nuovo possibile. Anche la Comunità Scientifica su questo è divisa, così come quella politica.

La data del 3 maggio è, per il momento, quella che i decreti del Presidente del Consiglio (DPCM) indicano quale quella di scadenza dei provvedimenti restrittivi fin qui adottati. Tutti ci auguriamo che l’andamento epidemiologico consenta, dal giorno successivo, l’inizio di un percorso che porti alla piena ripresa delle attività, lavorative, sociali, personali. Occorre però tenere ben presente che il percorso non potrà essere né agevole né breve. Il rischio di una ripresa della divulgazione del virus deve essere evitato ad ogni costo e quindi sarà necessario fare altri sacrifici e sottoporci ad altre rinunce. Ancora non sappiamo quali ma queste verranno presto definite ed indicate dai prossimi provvedimenti governativi e regionali.
Io sono tra quelli che si augurano che, quali che saranno, siano le stesse sull’intero territorio nazionale, così evitando decisioni prese a macchia di leopardo, da questo o quel presidente di questa o quella regione. Una eventualità del genere frastornerebbe ancora di più una popolazione già sufficientemente attonita e smarrita.
In questi giorni ho avuto modo di esprimere, scrivendo una lettera al Presidente della Regione Toscana, il mio personale dissenso circa il nuovo sistema scelto dalla Regione per la distribuzione delle mascherine chirurgiche (il cui uso ricordo essere in Toscana obbligatorio). Esso prevede, come saprete, che le mascherine vengano distribuite, gratuitamente, nei grandi esercizi commerciali e nelle farmacie. Ho espresso al Presidente la mia preoccupazione perché questo nuovo modello di distribuzione provocherà, inevitabilmente, un rinnovato aumento della circolazione, sia veicolare che pedestre, di cittadini che si metteranno in movimento per andarle a ritirare. Tutto ciò contrastando palesemente con il giusto e ripetuto invito alle persone di rimanere a casa, fin qui motivo ricorrente delle raccomandazioni istituzionali.
Ho suggerito al Presidente della Regione di rifornire il Comune delle mascherine di spettanza e ho rinnovato il nostro impegno (grazie ai volontari che hanno a loro volta confermato la disponibilità) di distribuire le mascherine chirurgiche a domicilio, così garantendo quel distanziamento sociale che tanto indispensabile si è dimostrato per il contenimento del contagio. Aspetto risposta. Nel caso però, come credo, debba essere confermato il ritiro presso le farmacie e supermercati, mi affido al vostro senso di civiltà e responsabilità, invitandovi ad evitare assembramenti e a mantenere, nelle code, le note distanze di sicurezza.
Continuiamo a mantenerci vigili e ad osservare tutte le disposizioni; così facendo contribuiremo al mantenimento degli ottimi risultati che la nostra comunità è riuscita ad ottenere in ordine al contenimento della diffusione del Coronavirus.

Nel frattempo gli addetti ai lavori stanno continuando ad operare per la distribuzione dei pacchi alimentari e per quella dei buoni spesa. Gli esiti aggiornati di questo particolare impegno li fornirò nei prossimi miei comunicati e, comunque, non appena li avrò disponibili ed aggiornati. Sull’apposito conto corrente aperto per l’emergenza del Coronavirus sono affluite altre generose donazioni e ad oggi la cifra è circa di 13.000 euro.
Ringrazio ovviamente i donatori, qui in forma generica, riservandomi di farlo singolarmente e privatamente quanto prima.
Al termine di questa comunicazione vi anticipo che se, come tutti ci auguriamo, non dovessero sopraggiungere particolari novità riguardo la diffusione del contagio, i miei comunicati (oggi emessi 3 volte alla settimana) saranno diradati nella loro frequenza.

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