La Tenenza della Guardia di Finanza di Orbetello, al termine di una verifica fiscale nei confronti della sezione provinciale di Grosseto della Lega italiana per la lotta ai tumori (Litl), ha constatato diverse irregolarità, per le quali ha proceduto ad informare l’Autorità Giudiziaria.
Le attività di indagine, dirette dalla Procura della Repubblica di Grosseto, hanno consentito di accertare un’evasione dolosa delle imposte sui redditi.
Le indagini hanno portato all’emanazione di un decreto di sequestro preventivo per un ammontare pari a 212.586,57 euro, emesso dal Gip presso il Tribunale di Grosseto, Marco Mezzaluna, a garanzia delle pretese erariali relative al reato di carattere fiscale e di indebita percezione di erogazioni pubbliche per un totale di 54.776,03 euro da parte del Comune di Orbetello, nonché da parte dello Stato mediante attribuzione pro quota del gettito del 5 per mille destinato al finanziamento del volontariato in violazione dell’art. 316 ter del codice penale nei confronti della Lilt.
Le altre condotte di appropriazione indebita, di oltre 260.000 euro complessivi, accertate con le indagini a carico di 3 indagati confermano, come afferma il giudice, “l’uso disinvolto dei fondi” della Lilt “per il soddisfacimento di interessi privati e personali”.
Le attività eseguite dalle Fiamme Gialle di Orbetello hanno dunque consentito di accertare l’abuso della veste giuridica di ente no-profit da parte della sezione provinciale di Grosseto della Lega italiana per la lotta contro i tumori, riconducendo l’attività in concreto svolta ad esercizio di impresa commerciale e, come tale, assoggettabile all’imposizione fiscale prevista per le imprese.