“In questi ultimi 2 mesi la coalizione uscente, rappresentata da Pd, Sel, Psi, Nuovo Millennio e Civiche Unite, si è riunita più volte per cercare di trovare un terreno comune, a partire dai programmi su cui confrontarsi, senza pregiudiziali, e convergere sul nome del sindaco uscente Monica Paffetti“.
A dichiararlo è Alessandro Brunini, coordinatore di Sinistra Italiana – Sel della Costa d’Argento.
“Solo i moderati delle Civiche Unite hanno cercato, pur rappresentando una parte minoritaria della coalizione, di sfiduciare più volte, anche in uscite pubbliche sulla stampa, il nome del sindaco uscente. In modo più subdolo lo ha fatto invece il partito del sindaco a livello regionale – spiega Brunini -. La Paffetti del resto rappresentava la garanzia di autonomia dalle imposizioni delle scelte della Regione Toscana, nonché dalle stanze delle segreterie del suo stesso partito. E la garanzia che un rapporto con la sinistra, ormai del tutto straordinario nell’era del Partito della Nazione, sarebbe stato possibile. E questo a qualcuno evidentemente non è andato giù“.
“Dopo che la base locale del Pd si era espressa all’unanimità a sostegno di una candidatura diretta della Paffetti senza primarie, lo stesso Pd ha chiesto al sindaco di scegliere le primarie, premiando l’arroganza delle minacce delle Civiche Unite, arrendendosi di fatto ai ricatti di chi non ha affatto a cuore i cittadini che amministra – continua l’esponente di Sel -. Questa scelta ci ha francamente deluso e ce ne dispiace. Non facciamo mistero che abbiamo sostenuto Monica Paffetti, non per mera difesa della persona, ma perché senza il nostro sostegno, dimostrato anche con l’impegno dei nostri Consiglieri regionali, dei nostri deputati e dei nostri senatori (e non di quelli del suo partito), certe scelte, imposte dall’alto, che avrebbero avuto ricadute negative sugli orbetellani, avrebbero avuto una vita decisamente più facile. Non facciamo neanche mistero che la virata di 180 gradi sulle primarie, segno evidente del pagamento di un riscatto per liberarsi dal sequestro operato dalle Civiche Unite, ci ha lasciato di stucco“.
“Per questi motivi abbiamo deciso di percorrere un percorso in autonomia, diverso dall’accrocchio delle primarie voluto dal Pd e dai suoi alleati moderati. Una strada che ci porterà alla creazione di un progetto che vorremmo proporre e condividere insieme ai cittadini e a quelle forze politiche che in questi anni e in questi giorni hanno dimostrato serietà ed attenzione per il territorio ed i suoi cittadini – conclude Brunini –. Un progetto per il progresso culturale, economico e sociale del comune di Orbetello, che si basi su proposte innovative e sostenibili sul tema della laguna, del turismo e della nautica e che sia pronto a difendere il territorio e la comunità dagli interessi privati che vogliono indirizzare le scelte scellerate sulle infrastrutture e su interventi importanti (autostrada, Sitoco e porto di Talamone), così come quelle sulla sanità partorite dalla Regione di Enrico Rossi“.
1 commento
Come avevo già espresso, un’opa non andata a buon fine !