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Sarà presentato sabato 19 settembre, alle 17.30, nella sala consiliare del Comune di Monte Argentario, a Porto Santo Stefano, il libro di Alessandro Busonero “Un Libero santostefanese. Storia di Libero, di un paese, di una nazione a più di 70 anni dal primo bombardamento all’Argentario”, edizioni Helicon.
Una storia densa di avvenimenti ed emozioni che parte da un singolo, Libero (nonno dell’autore), appunto, per intrecciare quella di Porto Santo Stefano, a più di 70 anni dal primo bombardamento che lo rase quasi completamente al suolo, e dell’intera nazione.
La presentazione, patrocinata dalla Regione Toscana, dal Comune di Monte Argentario e dal Rotary Club Monte Argentario, sarà condotta dal dottor Giovanni Alessi e vedrà la partecipazione dell’autore, del sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli, del dottor Domenico Scopelliti (vicepresidente scientifico Operation Smile), Gualtiero della Monaca (storico e scrittore dell’Argentario e della Costa d’Argento) e Maria Eugenia Miano per la casa editrice.
La raccolta fondi
Parte del ricavato sarà devoluto alla Fondazione Operation Smile, costituita da volontari medici, infermieri e operatori sanitari che realizzano missioni umanitarie in oltre 60 Paesi del mondo per correggere, con interventi di chirurgia plastica ricostruttiva, gravi malformazioni facciali, come il labbro leporino e la palatoschisi.
Il libro
Il testo ripercorre una parte dalla storia personale di Libero, che, come la maggior parte dei ragazzi d’allora, prese parte alla Seconda guerra mondiale. Libero non era un eroe, ma ha scelto liberamente di essere semplice ed onesto, valori comuni a milioni di italiani che hanno compiuto il loro dovere fino in fondo, di cittadini, di uomini, mariti e padri.
La storia narrata, frutto di pazienti ricerche d’archivio, si fonde con la storia d’Italia del periodo 1940-’45 e della ricostruzione post-bellica. In particolar modo, si descrivono due momenti determinanti per l’epilogo e le sorti future dell’Italia: l’armistizio con gli anglo-americani dell’8 settembre 1943 e i bombardamenti alleati sul territorio nazionale e quindi su Porto Santo Stefano e l’Argentario.
Oltre a fornire una nitida immagine della vita della popolazione d’allora, dove tante famiglie possono rispecchiarsi, per la prima volta l’autore pone attenzione su chi i bombardamenti li condusse: gli alleati anglo-americani. Mezzi, tecniche, dati e specifici episodi sono narrati con dovizie di particolari, facendo riferimento ad inediti documenti d’archivio. Il testo stimola la riflessione su un’intera generazione: quella dei nostri genitori e nonni, conservandone la memoria per i nostri figli e stimolando ognuno di noi a ricercare in seno alle proprie famiglie storie importanti troppo spesso dimenticate.