L’ufficio del Giudice di pace era un importante servizio per la popolazione del comprensorio di Orbetello e dell’area sud della provincia.
Il Comune di Orbetello ha dichiarato, per questo motivo e immediatamente, la sua disponibilità alla riattivazione e, alla luce di quanto previsto nella Legge n. 11/2015, ha richiesto la condivisione di questa scelta alla totalità dei comuni che componevano l’ufficio del Giudice di pace soppresso, estendendo la richiesta di compartecipazione anche agli Enti che facevano parte di quello di Pitigliano (anch’esso soppresso).
Nessun Comune ha risposto, solo Isola del Giglio e Magliano in Toscana hanno replicato, comunicando la loro indisponibilità sia per ragioni economiche che di disponibilità del personale a partecipare alla riattivazione dell’ufficio del Giudice di pace.
La normativa, infatti, prevede che i Comuni, anche consorziati tra loro, dovevano presentare insieme la domanda entro il 30 luglio e farsi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio della giustizia nelle relative sedi, ivi compreso il fabbisogno di personale amministrativo messo a disposizione dagli enti medesimi.
L’ufficio del Giudice di pace aveva a supporto un cancelliere e tre operatori giudiziari.
“In assenza delle risorse umane – commenta Luca Aldi (nella foto), capogruppo di maggioranza in Comune – e dell’apporto economico degli altri Comuni, il solo Comune di Orbetello è nell’impossibilità di far fronte alle minime esigenze di funzionamento: oltre a mettere a disposizione la sede, avrebbe tutt’al più potuto applicare, sia pure con notevole sforzo, un solo dipendente amministrativo, essendo ben note le carenze di organico derivanti dalle norme statali, sempre più restrittive in materia di spese di personale“.
Il Comune, a conclusione di questo percorso, ha dovuto prendere atto della situazione e del disinteresse degli altri Enti e ha riscontrato l’assoluta impossibilità di inoltrare la richiesta per la riattivazione dell’ufficio del Giudice di pace.