Abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente un comunicato di Simona Bianciardi, candidata al ruolo di Consigliere comunale nella lista “Argentario adesso il futuro” alle prossime elezioni di Monte Argentario:
“L’Italia del nuovo millennio è un Paese che più di altri paga lo scotto della globalizzazione selvaggia, della crisi economica e di uno Stato che, invece di adeguarsi e snellire la sua struttura, peggiora le situazioni delle fasce più deboli della popolazione. I Comuni, ridotti all’osso, fanno i salti mortali per tenere in piedi i servizi fondamentali alla persona, ma ogni anno che passa la situazione sembra essere più critica.
Dobbiamo sforzarci di mettere più intelligenza e meno testosterone nelle nostre proposte. Monte Argentario è un Comune dove i problemi veri cominciano ad arrivare, e molto velocemente. In questo momento storico è la solidarietà il valore massimo su cui basare la giusta azione. Nello stesso tempo è un modus operandi che lavora in silenzio, con serietà, con stato di necessità.
L’amministrazione Cerulli, che giustamente si vanta di aver reso partecipi le associazioni culturali per l’organizzazione di eventi (cercando di mascherare così, molto spesso, l’inefficienza e la mancanza di idee di un assessorato al turismo che non ha mai avuto un riferimento politico stabile), ha però deficitato enormemente sulla questione della solidarietà. Centinaia di migliaia di euro ogni anno sono stati spesi per la famosa ‘destagionalizzazione’, che è stata attuata navigando a vista, aprendo a casaccio i rubinetti delle casse pubbliche, senza nessuna pianificazione, tanto che l’affluenza turistica ha continuato a calare in maniera vertiginosa… Un Bengodi fine a se stesso ogni volta. Nel frattempo parole chiavi come biblioteca e ludoteca, sono sparite dal vocabolario dell’amministrazione.
La totale assenza di politiche in grado di creare dei nuovi alloggi popolari ed i tentativi di usare i nuovi regolamenti per le assegnazioni in maniera propagandistica (per sottolineare quella cultura dell’odio e del razzismo che richiama a ‘padane’ memorie) sono state le ciliegine sulla torta della voce dell’amministrazione del welfare di questa Maggioranza.
La nuova azione amministrativa dovrà mettere al centro la solidarietà tra le associazioni che sono il perno della nostra comunità. La diffusione di una cultura associativa che deve riconoscersi in un impegno prima di tutto civico, deve essere veicolata e distribuita a mani aperte proprio dall’amministrazione comunale. Qualche aiuola in meno ed un po’ di solidarietà in più, sembra uno slogan elettorale, ma è invece un concetto semplice da esplicare, ma solido come la roccia.
Sarebbe meglio spendere meno risorse e meno tempo in guerre dei poveri che hanno solo aiutato a dividere la nostra cittadinanza. E’ sensibilizzando ed agendo per chi ha più bisogno, per la difesa dei diritti fondamentali, per il divulgarsi della cultura e delle tradizioni locali, che diventiamo sempre più comunità. Occupandoci di queste tematiche, i nostri cittadini si sentono meno soli. Perché non c’è peggior cosa di sentirsi soli quando si devono affrontare momenti critici senza prospettiva. E l’amministrazione pubblica non deve più commettere l’errore di lasciare soli i cittadini in difficoltà“.