Venerdì 10 agosto, alle 21.30, nella piazzetta Anselmi di Porto S. Stefano, verrà presentato il libro “Destinazione Santiago”, scritto dal parroco Don Sandro Lusini, con la prefazione dello storico Franco Cardini, e pubblicato da “Moroni Editore”.
I proventi ricavati dalla vendita dell’opera saranno destinati alla realizzazione di un padiglione pediatrico dell’ospedale “Notre Dame de la Misericorde” di Bam, in Burkina Faso.
Un’opera che è molto più di un racconto: è un concentrato di esperienze, di emozioni, di arricchimento spirituale, che narra del viaggio compiuto da Don Sandro, insieme a Sergio Schiano e Claudio Giovani, da Roncisvalle a Santiago de Compostela.
750 chilometri a piedi (circa 30 al giorno) con uno zaino di 10 chili in spalla ed i piedi rovinati dalle vesciche. Tante tappe tra la Spagna e la Francia, tante persone incontrate e tanti motivi per riflettere durante un percorso che è prima di tutto spirituale. Un viaggio che non è terminato né con il rientro dei tre pellegrini, né con il libro nel quale don Sandro ha cercato di ripercorrere l’essenza del cristianesimo a partire dai luoghi del cammino di Santiago, per coglierne il messaggio profondo e per riflettere sul vero significato del pellegrinaggio e della bellezza della fede.
Il sacerdote racconta: “l’esperienza del cammino perché possa essere come un una mappa di orientamento nel labirinto della cultura contemporanea, dove l’esperienza cristiana tende ad essere emarginata o stravolta”.
Alla presentazione del libro interverranno Don Sandro Lusini, il Prof. Giuliano Amato, presidente dell’istituto Enciclopedico Treccani, Mons. Guglielmo Borghetti, vescovo della diocesi di Pitigliano, Sovana e Orbetello; l’editore Cesare Moroni. Modererà l’incontro il giornalista Massimo Sandrelli.
Ecco uno stralcio della prefazione di Franco Cardini:
“La strada. Prima di tutto, la strada… La strada è un percorso iniziatico, un itinerario ascetico. Non a caso il simbolo più appropriato è il Labirinto. La strada ti prende, t’irretisce, ti cambia. Essa stessa è traguardo, essa stessa è fine… La strada è il caldo afoso della Meseta e la pioggia del Cantabrico, è il vento che ti entra nelle ossa… è il sorso di vino e il boccone di formaggio mandati giù camminando, è la preghiera che ti sale da dentro e che ti si arresta a fior di labbra…
Questo è un libro, a modo suo, molto umile ma anche molto ambizioso… Portate dunque con voi questo libro, nella vostra sacca da pellegrini segnata dalla vieira atlantica. E apprestatevi a un’esperienza che durerà qualche giorno, o magari alcune settimane, e che poi vi accompagnerà per sempre.
Ultreja!”