Prosegue il percorso verso la realizzazione di un condominio solidale e struttura di accoglienza per minori attraverso la ristrutturazione dell’ex Casa dello studente di Grosseto, già deliberata nei mesi scorsi.
La gestione di un condominio solidale rappresenta una grande innovazione che il Comune di Grosseto intende portare avanti prevedendo una forma di affidamento unitario a soggetti del terzo settore attraverso gli istituti della co-programmazione e della co-progettazione.
Nei prossimi giorni verrà pubblicato l’apposito avviso finalizzato all’individuazione di uno più enti disponibili a co-progettare la realizzazione e la gestione del condominio solidale e le conseguenti azioni e interventi per promuovere relazioni e solidarietà intergenerazionale attraverso l’utilizzo di spazi e di aggregazione e di incontro sociale tra residenti anziani, giovani coppie e soggetti coinvolti nel progetto sperimentale “Care leavers”.
“Il Comune di Grosseto riconosce il particolare ruolo che i soggetti del terzo settore sono chiamati ad esercitare nel sistema integrato di interventi e servizi alla persona – commentano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore al sociale Mirella Milli -. La presenza del terzo settore nel territorio comunale rappresenta una realtà consolidata e capillare, con una forte interazione con il pubblico“.
Inoltre, una porzione dello stabile sarà adibita a comunità per minori da affidare al Coeso, quale soggetto territoriale delegato ai servizi sociali comunali, per le finalità del progetto stesso.
“Care Leavers” è un progetto sperimentale nazionale promosso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, a cui ha aderito la Regione Toscana, che si rivolge ai giovani che vivono al di fuori del nucleo familiare di origine e sono in carico ai servizi sociali degli enti locali.
“Il Comune di Grosseto ha accolto con grande entusiasmo il progetto ‘Care Leavers’ per le finalità che si prefigge, accompagnare i neomaggiorenni all’autonomia attraverso un progetto strutturato di accompagnamento verso l’età adulta – concludono Vivarelli Colonna e Mirella Milli – e per questo ha ritenuto opportuno destinare un appartamento della ex Casa dello studente al progetto sperimentale, sempre nell’ambito della realizzazione di condominio solidale ed in continuità con la comunità di accoglienza minorile prevista dall’ultimo piano dello stabile“.