“La pubblicazione, ieri, dell’attivazione di procedure di Via analoghe a quella di Pereta, anche per i permessi di ricerca di Pomonte e Scansano, rende chiaro l’assurdo progetto di trasformare la Maremma da zona di produzione agroalimentare di eccellenza a distretto industriale geotermico speculativo. Dopo Colle di Lupo ora Pomonte e Scansano”.
A dichiararlo è Matteo Ceriola, portavoce del comitato di Scansano di Sos Geotermia.
“Il disegno denunciato un anno fa dal comitato va avanti ed è affidato a società inconsistenti, non in grado di risarcire eventuali danni, visto il loro esiguo capitale sociale – spiega Ceriola -. L’amministrazione comunale di Scansano deve a questo punto prendere una posizione forte e deve informare la popolazione. La Regione Toscana, dal canto suo, non può continuare ad esaminare le richieste in assenza del piano di zonizzazione, sul quale pure esiste un preciso impegno”.
“Chiediamo dunque con forza a tutte le realtà produttive la mobilitazione immediata – conclude il portavoce -. Ci sono sessanta giorni di tempo per presentare le osservazioni alla richiesta di Via: Consorzi e produttori, agriturismi e privati cittadini devono difendere il proprio territorio”.