Roccastrada (Grosseto). “Ancora una volta sono costretta a scrivere qualcosa inerente al nostro amato sindaco Limatola: nell’assise comunale del 30 settembre scorso, ha dato il meglio di sé”.
A dichiararlo, in un comunicato, è Giudi Parrini, consigliera comunale di Fratelli d’Italia a Roccastrada.
“Durante la discussione riguardo all’approvazione dell’assestamento di bilancio 2023, nel mio ruolo di consigliere comunale ho messo in evidenza le difficoltà avute per decifrare un bilancio, sicuramente redatto a norma di legge, ma difficilmente comprensibile per un neo consigliere o per il comune cittadino – continua la nota –. Pertanto ho invitato, per il futuro, a redigere in modo più semplice il documento, per salvaguardare la trasparenza, doverosa per un ente locale mantenuto con le tasse dei cittadini”.
“Continuando nella discussione, con la mia dichiarazione di voto, ho evidenziato quanto di anomalo ero riuscita a rilevare – prosegue il comunicato –:
1) una sostanziale differenza tra il bilancio preventivo e quello portato in approvazione;
2) un continuo aumento della tassazione locale comprensiva anche delle esose tariffe del Fiora e di Sei Toscana, nonostante i pessimi servizi erogati ai cittadini;
3 ) l’incapacità dell’ente di recuperare la massiccia evasione fiscale, che si avvicina al milione di euro;
4) la consistente spesa per l’indebitamento comunale (mutui).
Ho concluso il mio breve intervento facendo presente che tra la spesa corrente e quanto precedentemente enunciato ben poco rimane per rilanciare l’economia comunale con i lavori pubblici necessari, come la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti i paesi del comune, da anni in condizioni pietose”.
“Per quanto detto e per quello non detto, ‘per amore di patria’ ho espresso il voto contrario del gruppo di opposizione al bilancio consolidato 2023 – prosegue la nota -. A questo punto ‘apriti cielo’: con un’arroganza padronale stile ‘800 e la solita predisposizione alla farneticazione, Limatola mi ha attaccato con veemenza verbalmente, affermando che se fossimo stati a scuola mi avrebbe sicuramente bocciata, che non dovevo dire quello che avevo detto, che ero andata fuori tema e che non avrebbe più tollerato interventi non in linea con l’ordine del giorno (naturalmente con la sua logica). Dopo aver riflettuto sulle sue affermazioni, come consigliere comunale, in rappresentanza dell’altra metà dei cittadini che non lo hanno votato, gli ricordo che per la Costituzione democratica posso dire, senza naturalmente offendere nessuno, quello che ritengo più opportuno e il come e quando lo decido io e non lui”.
“Concludendo, come insegnante non ho capito la sua affermazione ‘non tollererò più interventi’ secondo lui ‘fuori tema’: in quale modo intenderà punirmi quando non sarò in linea con le sue decisioni, mi sospenderà per qualche giorno? Mi metterà in punizione dietro la lavagna o che altro – termina il comunicato -? Io, come professoressa avvezza al dissenso, non sono riuscita a capire la minaccia …ma forse riuscirò a capirla in una prossima puntata del Consiglio comunale di Roccastrada”.