Roccastrada (Grosseto). “Limatola stizzito come i bambini trovati con il dito sporco di marmellata”.
A dichiararlo è Giudi Parrini, consigliera comunale di Fratelli d’Italia a Roccastrada.
“Invece di rispondere in modo serio e pacato, come dovrebbe fare un sindaco di tutti, alla mia interrogazione, tesa ad avere notizie sul presidio dell’Arma a Roccatederighi, non sopportando chi legittimamente chiede lumi, attacca con la solita tiritera del velato, ma non troppo, dell’io sono bravo, mi sono già mosso con tutti, sto lavorando per risolvere il problema, voi create solo allarme, risolverò il problema e poi verrò a fare una delle solite assemblee ‘di propaganda’ per dire alla popolazione che l’opposizione è cattiva, ma nonostante tutto, ho risolto io il problema – continua Parrini -. Al caro ‘sindaco di tutti i cittadini’ facciamo presente che, dalla sua stizzita pre-risposta, si evince una conferma alle nostre preoccupazioni:
- la proprietà ha chiesto la restituzione dell’immobile e la caserma verrà chiusa; la presenza dell’Arma forse verrà garantita in qualche modo in un ufficio messo a disposizione dall’ente, sicuramente i militari non potranno più alloggiare in loco h24, ma saranno spostati quasi sicuramente a Ribolla. Prosegue dicendo che, ‘bontà sua’, sta cercando di trovare una collocazione definitiva nell’ ex edificio scolastico;
- come opposizione, constatata la concretezza delle nostre richieste e considerato sia quanto scritto dal sindaco, sia il modo in cui, in passato, era stato risolto il problema della caserma di Roccastrada e visti i tempi e le modalità di allora, siamo più preoccupati di prima”.
“Vogliamo ricordare al sindaco che l’opposizione a suo tempo non fece esposti, come da lui non correttamente riportato, per rallentare i lavori relativi alla caserma, ma per finalmente farla, visto che, dopo 15 anni di inerzie e chiacchiere elettorali, non se ne vedeva la realizzazione – termina Parrini –. Per concludere, caro Limatola, ad abbaiare alla luna sei da sempre te con i tuoi fedeli compagni di viaggio. La destra casomai ulula alla luna perché non ha servi né, tantomeno, padroni”.