Massa Marittima (Grosseto). “Ho ricevuto molte segnalazioni e prima di decidermi a scrivere questa interrogazione sono andato, come mia abitudine, a verificare di persona. Effettivamente il sito dell’Accesa è stato ‘preso d’assalto’, tanto che si rende necessario intervenire in tempi brevi”.
A dichiararlo, in un comunicato, è Sandro Poli, capogruppo del gruppo di opposizione “Alternativa per Massa” nel Consiglio comunale.
“In questi giorni di agosto ho potuto constatare che – continua la nota -:
1.nel parcheggio e nei dintorni ci sono dalle 200 alle 300 macchine, una decina di camper, con tanto di tende montate, e panni tesi ad asciugare in una situazione irregolare;
2. gli escrementi animali e umani (gli animali non usano carta igienica) sono sparsi ovunque;
3. nonostante il divieto, ci sono canoe e gommoni e vi si organizzano gare di nuoto;
4. una patina untuosa e schiumosa (forse dovuta a creme e abbronzanti) galleggia sulle acque del lago;
5. un proliferare di tartarughe acquatiche (mi sembrano quelle che si comprano alle fiere) creano danni ingenti alla fauna acquatica originale;
6. i cani non sono tenuti al guinzaglio e scorrazzano ovunque disturbando tutti;
7. alcuni giovani tengono la musica altissima e non puoi protestare minimamente perchè, eventualmente, non potresti chiedere aiuto a nessuna forza dell’ordine;
8. il lago dell’Accesa è completamente isolato senza possibilità di usare il telefono, Whatsapp od altro;
9. il sito archeologico non è minimamente tutelato, ma sembra piuttosto abbandonato a se stesso”.
“Chiediamo al sindaco, prima che sia troppo tardi e alla luce dei sostanziosi fondi finanziari ottenuti per la tutela del lago, quali misure intende intraprendere per tutelare un ambiente naturalistico e archeologico di pregio quale è il lago dell’Accesa. Noi di ‘L’Alternativa per Massa’ abbiamo idee chiare su cosa faremmo – termina Poli -. Idee che in uno spirito di collaborazione, se richiesto, mettiamo a disposizione affinchè si riporti, in tempi brevi, il lago, patrimonio delle Colline Metallifere, ad un carico ambientale sostenibile rimanendo fruibile a tutti nel rispetto di regole certe e controlli costanti ed efficaci”.