Gavorrano (Grosseto).“Continua a destare incredulità nell’opinione pubblica la vicenda legata alle iscrizioni per la frequenza del nido comunale per l’anno educativo 2024/2025”.
A dichiararlo, in un comunicato, sono i consiglieri comunali del gruppo di opposizione “Noi, per Gavorrano!”.
“Dopo un intenso confronto con numerosi genitori che ci hanno espresso le loro perplessità, torniamo ad occuparci di questo argomento e continueremo a farlo fin tanto che non si giungerà ad una situazione di oggettiva trasparenza – continua la nota -. Torniamo sull’argomento con una corposa interrogazione, che in primis ripercorre la cronistoria dell’annosa vicenda fino a giungere ad una serie di interrogativi posti alla prima cittadina gavorranese. I dubbi partono dal principio, dall’avviso pubblico del 5 aprile. Un avviso privo di criteri di selezione, quindi dei punteggi che sono poi andati a determinare la graduatoria finale; quindi chi ha partecipato all’avviso pubblico non sapeva da subito, con trasparenza, quali sarebbero stati i punteggi assegnati alla sua domanda. Al sindaco abbiamo chiesto se l’avviso, a suo dire, rispetta i principi di norma spesso enunciati per la Pubblica Amministrazione in materia di trasparenza”.
“Abbiamo poi chiesto se la mancata istruttoria delle 24 domande, il non aver quindi verificato alcuna delle dichiarazioni rese dai beneficiari, sia sinonimo di imparzialità – prosegue il comunicato -. L’aver approvato una graduatoria senza analizzare le istanze, anche non accorgendosi di evidenti errori, colloca l’amministrazione in una posizione di imparzialità? Siamo dinanzi al buon andamento dell’Ente, così come enunciato dall’articolo 97 della Costituzione della Repubblica italiana? Ed ancora, fatto forse ancor più incredibile, abbiamo chiesto al sindaco Ulivieri di esprimersi in merito ad una recente azione del Comune. Dopo il nostro comunicato stampa del 19 luglio, il Comune ha inviato una Pec ai datori di lavoro dei genitori che hanno presentato domanda di iscrizione al nido di infanzia. Il Comune chiede al datore di lavoro di autodichiarare, lui, la distanza che c’è tra la sede di lavoro e la residenza del dipendente. Richiesta davvero bizzarra, per almeno due motivi: il primo, le domande presentate contengono gli indirizzi di residenza e di lavoro di ciascun genitore, quindi il dato è facilmente verificabile da chiunque; il secondo, a che titolo un datore di lavoro dichiara e certifica l’indirizzo di residenza di un proprio dipendente di lavoro? Soprattutto se si pensa che questo dato, la residenza, è già in possesso dell’ufficio comunale”.
“Date le troppe incertezze che ancora caratterizzano questa vicenda amministrativa, e tenuto conto che tra circa un mese il servizio di nido dovrà partire, abbiamo chiesto al sindaco di chiarire quando si arriverà alla tanto agognata graduatoria definitiva, ammesso che poi sarà definitiva per davvero – sottolinea l’opposizione -. Riteniamo che questo mezzo pasticcio sia da imputare, nelle proprie responsabilità, anche al sindaco Ulivieri, la quale ha conservato a sé le deleghe in materia. Eppure Gavorrano è un piccolo comune, dove ci pare impossibile impantanarsi così su una graduatoria di sole 24 domande. Sarà l’ennesimo caso dove se le cose vanno bene è merito degli amministratori e se vanno male è demerito degli uffici? Staremo a vedere”.
“Su questa vicenda attendiamo fiduciosi la posizione del primo cittadino, già affermando che non indietreggeremo di un passo fin tanto che non sarà ristabilita trasparenza ed imparzialità per ogni famiglia che ha aderito a questo avviso pubblico – termina la nota -. Come già detto in più occasioni, le famiglie che hanno presentato le 24 istanze hanno manifestato in esse una innegabile esigenza. Di queste 24, solo 11 sono poi risultate ammissibili al servizio di nido; occorre garantire a tutte le famiglie trasparenza ed imparzialità”.