Gavorrano (Grosseto). “Quanto accaduto nella scorsa notte all’interno del cimitero di Caldana lascia in noi tutti un profondo sgomento. Un luogo sacro all’interno del quale non sono solo deposte le salme dei nostri cari, ma dove vi è custodito anche quel legame affettivo, indissolubile, che ancora ci lega ad essi”.
A dichiararlo, in un comunicato, è il gruppo consiliare di opposizione “Noi, per Gavorrano!”.
“Lungi da questo gruppo consiliare intervenire sulla vicenda per aizzare una sterile polemica, che non gioverebbe certo alla comunità ed al clima politico-istituzionale in essere – continua la nota -. Sta di fatto, però, che già più volte negli ultimi anni siamo intervenuti per parlare dello stato in cui versano i cimiteri gavorranesi. E lo abbiamo fatto lamentando anche l’assenza di un efficace sistema di chiusura serale, notturno, che in qualche modo contrasti la possibilità di accesso al luogo sacro. Nei cimiteri di frazione, come a Ravi, o a Giuncarico, o nella stessa Caldana, l’accesso cimiteriale è ‘sempre aperto’”.
“Sia chiaro, il cancello aperto non può in alcun modo giustificare gli spiacevoli episodi. Ed anzi, è ferma e irremovibile la nostra condanna per quanto accaduto. Ma questo accadimento deve stimolare l’amministrazione comunale ad un momento di riflessione. A nostro avviso è il caso di investire adeguate risorse per ripristinare i sistemi di automazione che ad orario controllato garantivano la chiusura dei cimiteri. Vale la pena ricordare che nel cimitero di Ravi, tanto per citarne uno, ad accedere in orario notturno sono spesso gli animali selvatici – termina il comunicato -. Ecco, nel rinnovare la ferma condanna per quanto accaduto a Caldana, rivolgiamo un sereno invito all’amministrazione ed a chi ne ha oggi la guida; occorre rivolgere maggiore attenzione ai nostri cimiteri, ai nostri luoghi sacri. Facciamo in modo che questo recente episodio rimarchi l’urgenza di un’azione mirata e risolutiva, senza più alcuna scusante che come al solito rimanda a chissà quanto interventi di innegabile necessità”.